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Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
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Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.

La storia dell’autrice di romanzi rosa che ha fatto finta di essere morta

Susan Meachen è morta due anni fa e la notizia del suo suicidio era stata data in un gruppo Facebook a lei dedicato: due anni dopo, nello stesso gruppo, la stessa autrice ha annunciato la sua resurrezione.

di Studio
10 Gennaio 2023

Mentre si concludeva una delle truffe editoriali più avvincenti degli ultimi anni (venerdì 6 gennaio il “ladro di manoscritti” Filippo Bernardini si è dichiarato colpevole di frode telematica), ne nasceva un altro, più piccolo ma non meno interessante. È il caso di una scrittrice di romanzi rosa che è “risorta”, riappropriandosi del suo profilo Facebook come se niente fosse, due anni dopo la sua morte. «Che il divertimento abbia inizio», così Susan Meachen, “autrice di romanzi perfettamente imperfetti” (così si auto-definisce lei) ha concluso il post con cui ha annunciato il suo ritorno in vita. Sempre su Facebook, nel settembre del 2020, tramite sua figlia, era stata data la tragica notizia del suo suicidio.

Negli anni Susan Meachen ha scritto, autopubblicandoseli e vendendoli su Amazon a più o meno 3 euro, più di una dozzina di romanzi rosa, con titoli come His Wicked Way, My Crush o Losing Him And Finding You. Pur non raggiungendo grandi risultati, intorno a lei si era creata una piccola ma affiatata comunità di lettori e autori che discutevano del suo lavoro in un gruppo Facebook dedicato. Più ancora che per le sue doti di autrice, Meachen era nota e apprezzata per la disponibilità con cui aiutava altri aspiranti autori a imparare come pubblicare e promuovere i loro libri online. Ovviamente, questa piccola community riunita in un gruppo – sempre su Facebook – chiamato “The Ward” era rimasta sconvolta dalla notizia del suicidio, soprattutto dopo che i membri della sua famiglia hanno accusato di bullismo altri scrittori di romanzi rosa, lasciando intuire che le violenze subite dall’autrice avessero a che fare con la sua morte e scatenando l’ira dei fan, che si erano scagliati contro i bulli di Meachen accusandoli di aver provocato la morte della loro autrice preferita.

Diversi scrittori che l’avevano conosciuta online si erano fatti un esame di coscienza, chiedendosi cosa avrebbero potuto fare per evitare questa tragedia, mentre altri suoi amici (sempre virtuali) avevano iniziato a raccogliere denaro per contribuire alle spese del suo funerale. Diversi autori hanno lavorato gratuitamente all’editing di uno dei suoi libri inediti, per realizzare quello che è stato descritto come il suo ultimo desiderio: l’uscita di un libro prima del matrimonio di sua figlia. Dopo l’uscita del libro, questi autori l’hanno promosso sui loro canali social, esortando i  lettori ad acquistare Love to Last a Lifetime come omaggio alla memoria della defunta autrice. Susan Meachen, però, non era affatto morta, e a differenza dei soldi donati per le spese del suo funerale, spariti nel nulla, è ricomparsa. La rivelazione di essere ancora viva, fatta da lei nel gruppo a lei dedicato, ha generato polemiche che da Facebook hanno raggiunto #Booktok, sollevando interrogativi sul motivo per cui lo stratagemma è andato avanti così a lungo e su dove siano finiti i soldi delle donazioni. Per due anni, infatti, l’account non ha mai smesso di essere attivo (si pensava fosse la figlia a gestirlo) e a chiedere aiuto ai fan in vari modi. 

Per difendersi dalle accuse di essersi finta morta, Meachen ha detto che la storia del suicidio è stata inventata dai suoi familiari in seguito a un suo reale tentativo di suicidio. Secondo la sua versione, mentre si riprendeva in ospedale (ironia della sorte, il suo gruppo su Facebook si chiama “The Ward”, il reparto), i suoi parenti hanno avuto l’idea di comunicare ai fan e agli amici che era morta, e lei si è trovata costretta a stare al gioco. Molto probabilmente, anche questa è una bugia. Ora che ha deciso di tornare pubblicamente in vita, ha voluto a specificare che nemmeno dopo la sua morte è riuscita a vendere un granché.

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