Cosa ne sarà di Londra dopo Brexit, il romanzo di Walter Siti e la profetessa della distopia: le cose migliori da leggere in questo weekend lungo.
Il convegno grillino, i Cinque Stelle e quelli che non comprendono la differenza fra una cosa seria e un problema serio.
Come Maye Musk, madre di Elon, è diventata la modella del momento a quasi 70 anni, Trump e la Siria, il Mar Glaciale Artico: le cose migliori lette in settimana.
Che fine ha fatto Obama? E poi: l'agenzia che immagina il futuro, uno scrittore francese di cui parleremo e i fan italiani degli ufo.
Attesissima, inaugura il 9 aprile ed è circondata da riserbo e misteri. Da qualche giorno abbiamo un po' di informazioni in più.
Il ruolo di Kojève, il Nord della Francia visto da due fotografi inglesi, un documentario sul Cern: rassegna in onore dei 60 anni dei Trattati di Roma.
Il primo lungometraggio di David Lynch ha appena compiuto 40 anni: è stato il film per eccellenza delle proiezioni d'essai e dei vhs.
La guerra di internet contro la scienza, la nostalgia nella cultura pop, un viaggio negli archivi delle case di moda e gli altri pezzi migliori della settimana.
Su YouTube ragazzini tra gli 8 e i 14 anni fingono lutti per ricevere attenzione: una giornalista del New Statesman ha indagato le loro dinamiche sociali.
La storia vera che ha ispirato The Americans, un reportage sull'editore del momento, il New York Times sul futuro della musica: i pezzi della settimana.
Fra una settimana si vota in Olanda, fra un mese e mezzo in Francia, fra 6 mesi in Germania. Quali sono gli schieramenti da cui dipende il futuro dell’Europa.
Nell’America di Trump, l’assenza della sua intelligenza si fa evidentemente sentire: un po' di citazioni che abbiamo scelto dalla lunga intervista del New York.
Un'intervista all'uomo che ha cambiato la nonfiction, la storia del pesce più ambito e la nascita del "California style": i pezzi migliori della settimana.
Storia di David Rubinger, il più grande fotografo israeliano scomparso mercoledì, e delle sue immagini più celebri.
Otto motivi per cui la polemica contro l'apertura di Starbucks a Milano è completamente insensata.
Non solo La La Land: anche la premiazione del '93 porta con sé una leggenda metropolitana, la più grande della storia di Hollywood.