Cose che succedono | Esteri
Chi sono gli uomini vestiti di bianco dell’attacco di Hong Kong?
Nella Regione amministrativa speciale cinese di Hong Kong sono in corso da settimane le proteste contro l’amministrazione guidata da Carrie Lam. La città sta vivendo in un clima di forte tensione: dopo aver ottenuto la sospensione di una legge sull’estradizione che, se approvata dal Parlamento locale, avrebbe consentito di processare nella Cina continentale le persone accusate di aver commesso determinati crimini, i manifestanti pro-democrazia hanno continuato a protestare, pretendendo ulteriori provvedimenti per tutelare la democrazia. Ieri, domenica 21 luglio, nel quartiere di Wan Chai ha avuto luogo una grande manifestazione antigovernativa e pro-democrazia organizzata per chiedere una maggiore indipendenza del governo locale dalla Cina, alla quale hanno partecipato 430mila persone (molte meno secondo la polizia). La polizia ha cercato di disperdere i manifestanti usando gas lacrimogeni. Nel centro di Hong Kong, intanto, era stata organizzata una contromanifestazione pro-polizia.
Ieri sera su Twitter sono stati diffusi una serie di video girati nella stazione di Yuen Long, uno dei 18 distretti di Hong Kong, intorno alle 22.30. Nei video si vedono decine di uomini in t-shirt bianca, mascherati e armati di bastoni simili a mazze da baseball che attaccano pendolari, giornalisti e manifestanti che tornano verso casa. In un video si vedono questi uomini entrare in metro e picchiare con i bastoni tutte le persone che incontrano, senza fare differenze tra uomini e donne, manifestanti e semplici pendolari. Anche il parlamentare pro-democratico Lam Check-ting è stato ferito: ha detto che la polizia ha completamente ignorato le sue telefonate e ha attribuito la responsabilità dell’attacco ai membri delle Triadi.
La polizia è intervenuta soltanto un’ora dopo l’inizio dell’attacco: un ritardo decisamente anomalo che ha suscitato molte perplessità, tra cui l’ipotesi che gli autori non facessero parte di una gang autonoma ma del crimine organizzato. 45 persone sono state ferite, almeno sei sono state definite in condizioni gravi.
Police and Chinese mob are ruling Hong Kong. They are beating citizens everywhere and trying to threaten the people. When the Chinese mobs are attacking the citizens, no law enforcements are there.
Shame on the government.— Nathan Law 羅冠聰 (@nathanlawkc) 21 luglio 2019
Anche la mancata copertura da parte dei media comunisti ha destato grossi sospetti: in un thread in cui ha documentato gli attacchi con video e fotografie (compreso il video di una donna gli uomini svenuta sul pavimento perché colpita da uno degli uomini e poi soccorsa dai medici locali), Sotiri Dimpinoudis ha sottolineato come le agenzie di stampa cinesi non abbiano riportato alcuna notizia inerente all’attacco. Tra le risposte più sorprendenti al thread ci sono quelle che notano come i cittadini di Hong Kong non abbiano reagito alle percosse difendendosi con quello che avevano a disposizione (borse, ombrelli) e si siano invece lasciati picchiare senza reagire dagli uomini con i bastoni, nessuno dei quali è stato arrestato.
#Breaking: Just in – Reports of hundreds of hired criminals in #HongKong in white, are attacking protestors journalists and local residents in the area. #extraditionbill pic.twitter.com/G3P1srNzaW
— Sotiri Dimpinoudis (@sotiridi) July 21, 2019