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20:22 mercoledì 2 luglio 2025
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

Le possibili implicazioni dell’inaspettato calo degli utili di Apple

03 Gennaio 2019

Con una nota diffusa ieri, Apple ha rivisto al ribasso le previsioni dei ricavi per il primo trimestre del 2019, passate da 91,5 miliardi di dollari a 84 miliardi. L’annuncio ha scosso il settore (e non solo), tanto che Tim Cook ha cercato di rassicurare con una lettera gli investitori; proprio partendo dalle frasi del Ceo di Apple, The Atlantic ha stilato un elenco di cinque punti particolarmente importanti per la vicenda nel suo insieme.

Innanzitutto, Cook ha ammesso di non aver previsto il rallentamento dell’economia cinese: rispetto al 2017, «il peggioramento in termini di fatturato globale si è verificato al 100% nella Grande Cina». Del resto, l’economia a stella e strisce e quella cinese sono legate ormai indissolubilmente, tanto da far parlare di “Chimerica”, termine usato dagli economisti per indicare questa simbiosi finanziaria. Un altro elemento chiave sta nell’identificazione, non solo simbolica, tra la multinazionale di Cupertino e l’iPhone: la vendita degli smartphone rappresenta il core business dell’azienda, al punto che un eventuale rallentamento inciderebbe fino al 20% sul tasso di crescita delle altre categorie merceologiche; a trascinare al ribasso gli utili cinesi della Apple è stato, in effetti, il calo delle vendite di iPhone.

La terza questione interessa il modello di business della società americana, storicamente centrato su fidelizzazione dei clienti e incentivi all’acquisto di nuovi iPhone; un modello che inizia a mostrare le prime criticità, tra una concorrenza sempre più agguerrita e l’aumento di consumatori che, anziché comprare l’ultimo modello, preferiscono cambiare la batteria del proprio smartphone. Il passaggio successivo riguarda in generale la quasi totalità delle multinazionali tech, che operano su scala globale e devono confrontarsi con tutti i mercati: questo vale a maggior ragione per prodotti come gli smartphone, che vista la saturazione raggiunta nei mercati storici puntano a sbarcare in Paesi emergenti del livello di India, Brasile o, appunto, Cina. Infine, i guai di casa Apple rappresentano un brutto segnale per l’economia nel suo complesso: tutti gli analisti concordano da tempo sulla probabilità di un rallentamento della crescita economica della superpotenza asiatica, finora mantenutasi su un tasso medio annuale del +10%; gli indicatori dell’inizio dell’anno rafforzano le previsioni negative, e non si può dunque escludere che, dopo Apple, l’onda lunga del rallentamento finanziario cinese investa altre aziende.

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C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti

Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 

Adesso anche Wikipedia ha una sezione dedicata ai giochi e all’enigmistica

L'enciclopedia libera si unisce a New York Times, Atlantic, New Yorker e molti altri giornali che in questi anni hanno investito parecchio nella gamification.