Hype ↓
16:26 venerdì 12 settembre 2025
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.

Come i tedeschi hanno conquistato l’America (ma nessuno ne parla)

24 Maggio 2017

Sta girando sui social media una mappa interessante che rappresenta gli Stati Uniti in base all’etnia dominante di ogni zona, o, meglio, in base alla nazione di cui è originaria la maggior parte degli abitanti della zona. Come tutti sanno, infatti, gli Usa sono un Paese di immigrati: su più di 320 milioni di abitanti, meno di cinque si identificano come nativi americani e questo significa che la stragrande maggioranza degli americani è discendente di immigrati, o sono immigrati loro stessi. Dunque, da dove vengono, originariamente, gli americani? Come si può vedere da questa mappa, basata su dati dell’ultimo censimento decennale, il gruppo dominante è quello dei tedeschi, che sono la maggioranza negli Stati del Mid-West, del North-West e del Mid-Atlantic. In altre zone, invece, il gruppo più grande è rappresentato da persone di origine inglese, irlandese, o messicana (in qualche area isolata, norvegese e francese).

slack-imgs

Tra le altre cose, la mappa contrasta un’opinione diffusa secondo cui la maggior parte degli americani – e specialmente degli americani bianchi – sarebbe di origine anglosassone (ad oggi il termine “Anglo” è spesso utilizzato, erroneamente, per indicare praticamente tutti gli americani bianchi che non sono né irlandesi né italiani). Al contrario, stando ai dati dell’ultimo censimento, gli americani di origine tedesca non soltanto rappresentano il gruppo dominante in gran parte del Paese, ma sono anche il più grande singolo gruppo etnico: più di 49 milioni di americani sono di origine tedesca, mentre gli inglesi non arrivano ai 27 milioni e sono soltanto il quinto gruppo più numeroso.

Il secondo singolo gruppo maggiormente rappresentato è quello degli afro-americani, nella stragrande maggioranza discendenti di schiavi: sono 41 milioni. Tuttavia gli afroamericani non sono la maggioranza in nessuna zona specifica degli Stati Uniti, dunque non sono rappresentati nella mappa. Gli irlandesi sono il terzo gruppo più grande, con 35 milioni di persone, seguiti dai messicani, poco meno di 32 milioni, seguiti a loro volta dagli inglesi. Al sesto posto ci sono persone di origini incerte (quasi 20 milioni), seguiti dagli italiani, che sono 17 milioni e mezzo, e dai polacchi, 9 milioni.

20150207_wom911

Qualche tempo fa l’Economist aveva dedicato un breve approfondimento al paradosso degli americani di origine tedesca, che sono il gruppo più grande ma di cui, per una ragione o per l’altra, non si parla mai: tutti sanno che i Kennedy sono irlandesi e che Mario Cuomo è italo-americano, ma nessuno nota quando qualcuno di famoso è di origine tedesca, per dire. La spiegazione di questa invisibilità forse sta nella storia particolare dei cosiddetti “German Americans”: un’immigrazione molto più antica di quella di italiani e irlandesi (cosa che spiega la diluizione dell’identità), ma meno prestigiosa di quella inglese (che spiega il peso maggiore della loro cultura e lingua).

A differenza di italiani e irlandesi, che arrivarono in massa a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, tedeschi arrivarono in America già ai tempi delle colonie, cioè nello stesso periodo in cui arrivarono gli anglosassoni. Tuttavia, i coloni tedeschi – vuoi per questioni linguistiche, vuoi perché avevano un grado di istruzione minore, vuoi perché erano discriminati dagli anglosassoni – non riuscirono a ottenere una posizione nella società americana paragonabile a quella che avevano gli inglesi. Questo aiuta a capire perché le origini dell’America moderna sono percepite come “anglosassoni”. Uno dei contributi più celebri dei tedeschi alla cultura americana è la Apfelkuchen, la torta di mele, o apple pie, divenuta sinonimo di cucina casereccia americana.

Leggi anche ↓

L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero