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C’è un’allerta sulle proiezioni di Joker in America

Sono passati sette anni dal massacro di Aurora, in Colorado, quando uno studente ventiquattrenne uccise 12 persone durante la proiezione de Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Eppure quel senso di timore è rimasto invariato, acuito dall’idea secondo cui il Joker ritratto da Todd Phillips sarebbe un emblema del grido di battaglia per l’autocommiserazione degli Incel (in breve: uomini sociopatici e fortemente misogini). Stando a quanto riporta Gizmodo infatti, numerose catene teatrali come Alamo Drafthouse (che gestisce 40 sale cinematografiche in tutta l’America), starebbero prendendo provvedimenti per aumentare la sicurezza durante le proiezioni del film.

«Lo facciamo viste le tante richieste degli spettatori che ci hanno rivelato le loro preoccupazioni», ha detto una portavoce della catena. «Ci impegniamo costantemente con le forze dell’ordine affinché ogni nostra proiezione possa essere sicura, in particolare questa». Negli ultimi mesi, molti hanno ritenuto che il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix potesse fungere da pessimo esempio in materia di violenza e misoginia. «Per questo avremo personale di sicurezza aggiuntivo presente in ogni nostra sede. Sarà comunque consentito ai cosplayer di partecipare alla visione, ma sotto stretta sorveglianza».

Non si tratta dell’unico cinema ad aver preso simili misure. Landmark Theatres, una catena che comprende 56 sale, ha infatti vietato di indossare maschere e abbigliamenti simili al villain della DC Comics durante il film. È di pochi giorni fa, inoltre, la notizia secondo cui i militari avrebbero emesso un avviso di sicurezza in merito alla possibilità che si verifichino episodi di violenza relativi alla pellicola.