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In Grecia Alba Dorata è stata dichiarata un’organizzazione criminale

Oggi, mercoledì 7 ottobre, è un giorno storico per la Grecia: Alba Dorata, il partito di estrema destra, è stato dichiarato un’organizzazione criminale. E Nikos Michaloliákos, il suo leader, è stato dichiarato colpevole di essere a capo dell’organizzazione. 62 anni, negazionista della Shoah e sostenitore del nazionalsocialismo, Michaloliákos era soltanto uno dei 68 imputati nel lungo processo al partito neonazista, coinvolto in un omicidio e due tentativi di omicidio. Come racconta il New York Times, nelle scorse settimane c’è stata una forte mobilitazione in tutta la Grecia perché si arrivasse a una sentenza di condanna che riguardasse l’intero movimento. Oggi, dopo ben cinque anni e mezzo, il Tribunale di Atene ha emesso il verdetto, concludendo un’inchiesta penale iniziata nel 2013, dopo l’omicidio di Pavlos Fyssas, rapper anti-fascista di 34 anni, ucciso a coltellate il 18 settembre di quell’anno da un militante del partito.

Formato negli anni ’80 da un ex commando dell’esercito greco, l’oscuro gruppo di estrema destra è riuscito a diventare il terzo partito politico più votato della Grecia al culmine della crisi finanziaria del paese nel 2012, attingendo al malcontento pubblico contro l’austerità e un crescente afflusso di immigrati. Durante la sua permanenza al parlamento greco dal 2012 al 2019, ha mantenuto il sostegno pubblico presentandosi come patriottico e combattendo il sistema dall’interno, mantenendo legami con i partiti neofascisti in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Stamattina migliaia di cittadini si sono riversati nelle strade, circondando l’edificio della corte d’appello di Atene sotto gli occhi di quasi 2000 agenti di polizia, elicotteri e droni e trattenendo il respiro in attesa del verdetto.