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19:23 venerdì 28 novembre 2025
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Di cosa si è parlato questa settimana

Quello di Elon Musk era un saluto romano o una benedizione plenaria? La differenza pare sia sottilissima: dove sono i fact checker licenziati da Meta quando servono?

di Studio
25 Gennaio 2025

Stati Uniti – Decima Musk
Ci aspettavamo molte assurdità dall’insediamento di Trump, ma non addirittura un saluto romano sul palco. L’ha fatto invece Elon Musk, e pure un po’ stortignaccolo, sapendo benissimo cosa avrebbe provocato: due fazioni inferocite che si scannano a vicenda, creando ancora più odio. Obiettivo raggiunto: in tantissimi si sono arrabbiati, e altrettanti si sono affrettati a difendere il capo della nuova broligarchia sostenendo che il povero Elon fosse solo un po’ autistico, mica un nazista. Resta da capire perché i nazisti moderni vogliano nascondere così tanto il loro nazismo, pure professandolo a ogni occasione. Ciliegina della torta del venerdì: dei rappresentanti di Musk hanno incontrato il fondatore della pagina Welcome to Favelas, per mettere a punto la spaventosa macchina di fake news anche in Italia. Sarà un bel 2025.

Polemiche – Vado Al Masrimo
Spesso ci lamentiamo dei modi spicci della magistratura italiana, della facilità con la quale nel nostro Paese si arresta e si detiene. Questa settimana abbiamo avuto la prova che non è così, che ci sono ancora in Italia persone così ligie al dovere e dedite alla procedura che basta un vizio di forma per far saltare tutto, non c’è mandato di arresto della Corte penale internazionale che tenga. Non conta nemmeno che la vittima del vizio di forma si chiami Njeem Osama Elmasry Habish, detto Al Masri, detto pure criminale di guerra. Altro che Stato di polizia, quando l’Italia sbaglia lo ammette e pone rimedio: Al Masri se ne torna a casa sua, in Libia, decreto di espulsione in tasca, a bordo di un volo di Stato, pronto a inventare nuovi modi per torturare i migranti detenuti nei campi di concentramento libici. È questo che prevede la procedura e noi alla procedura ci atteniamo. Certo, ora vallo a spiegare alla Corte penale internazionale.

Cronaca – Storia della bambina perduta
Quella della neonata rapita a Cosenza, fortunatamente restituita ai suoi genitori dopo poche ore, è una storia che ha colpito moltissimo l’opinione pubblica, per vari motivi. Intanto per quanto incredibile fosse: una donna, che ora si trova in carcere, avrebbe finto una gravidanza con la sua famiglia, marito compreso, e avrebbe poi rapito una bambina appena nata in una clinica privata. A casa c’erano i suoi parenti, anche loro ignari, che si aspettavano un maschio, per cui la neonata è stata vestita di azzurro. Poi però è arrivata la polizia e la bambina è tornata dalla sua famiglia. Molti aspetti non sono ancora chiari: di certo, è una storia che ha dentro molte altre storie.

Cinema – Isabella statuina
Isabella Rossellini ci ha messo una vita intera più otto minuti, per ottenere un riconoscimento che si è sempre meritata. La vita intera l’abbiamo raccontata in questo pezzo su Rivista Studio, gli otto minuti sono quelli della sua interpretazione in Conclave, che le è valsa la nomination a Miglior attrice non protagonista. Nomination che invece non c’è stata per Vermiglio di Maura Delpero, delusione e sorpresa visto che la candidatura era data se non per certa almeno per molto probabile da tutti gli addetti ai lavori (che però sono gli stessi che davano per certe le nomination di Villeneuve e di Guadagnino, snobbati pure loro, quindi vatti a fidare). Ora appuntamento al 2 marzo, nella speranza che il regista di Flow, Gints Zilbalodis, porti a Los Angeles anche il suo cane e assieme facciano un’altra live reaction come quella, dolcissima, fatta per le nomination.

Cronaca – Sotto copertura
La parte migliore di questa storia è la nota con la quale il Dipartimento regionale tecnico spiega che cosa è successo, perché, come, sottolineando l’ottimo lavoro fatto date le circostanze. Ad Agrigento, Capitale della Cultura 2025, in vista dell’inaugurazione e dell’arrivo di Mattarella, c’è stato bisogno, con una certa fretta, di sistemare il malandato manto stradale. Tutto fatto, siamo stati pure puntuali, spiega il Dipartimento, tanto puntuali che il tempo ci basta e avanza per trovare i tombini che abbiamo per sbaglio coperto di asfalto, perché quando si va di fretta può capitare di non vedere un tombino o tutti i tombini della città. Li hanno cercati con i metal detector, speriamo con calma. 

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di Studio
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