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Cosa c’è dietro la moda dell’acqua “grezza”

La divisione tra attività dell’uomo – tecnologia – e natura “selvaggia” è un fraintendimento vecchio di decenni: una natura “naturale” e indipendente dagli esseri umani, in realtà, non esiste, e ogni pensiero ecologico, per essere davvero utile, deve tenerne conto (ne abbiamo scritto qui proprio oggi). Prospera e resiste il mito di tutto ciò che è puro, grezzo, incontaminato. In un recente articolo pubblicato sulla BbcTim Smedley ha analizzato il caso dell'”acqua grezza”, un’ossessione di cui il New York Times aveva già parlato nel 2017, raccontando la mania della Silicon Valley per l’acqua di fonte non trattata, venduta da aziende come Live Water per 36,99 dollari a bottiglia. 

Come nota Smedley, nel giro di pochi anni l’ossessione per la purezza ha fatto grandi (e preoccupanti, secondo gli esperti) progressi: l’acqua grezza è diventata un movimento globale di persone che cercano fonti di acqua pura. Sul sito Findaspring.com gli utenti elencano e mappano migliaia di pozzi naturali e sorgenti in tutto il mondo. Come ogni movimento che insegue il mito della natura saggia e incontaminata, quello dell’acqua grezza comporta però gravi rischi per gli esseri umani: alcune sorgenti potrebbero essere contaminate e contenere batteri pericolosi. Proprio su Findaspring.com alcuni utenti hanno confessato di essersi ammalati dopo aver bevuto da una delle sorgenti indicate.