Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’emoji più usato al mondo

Oggi, 17 luglio, si festeggia il World Emoji Day, la ricorrenza che celebra le faccine entrate nello standard Unicode e rese immensamente popolari dai social network e dai servizi di messaggistica negli ultimi anni. È quindi il momento giusto per presentare i risultati di una ricerca congiunta dell’Università del Michigan e dell’Università di Pechino che ha divulgato un dato importante della contemporaneità, ovvero qual è l’emoji più usato al mondo.

Il vincitore è “Face with tears of joy” (faccia con lacrime di gioia), una delle icone sinonimo di risate più usate per commentare contenuti divertenti o parodistici. Per decretarlo, i ricercatori hanno passato al setaccio 427 milioni di messaggi di quattro milioni di utenti provenienti da 212 Paesi del mondo: ne è risultato che i francesi usano più emoji di qualunque altro popolo, seguiti dai russi e dagli americani. Non è la prima vittoria per la faccina giunta prima: nel 2015, “Face with tears of joy” era già stata nominata Parola dell’anno da Oxford Dictionaries.
Immagine in evidenza e testata Getty Images

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.