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16:36 venerdì 12 settembre 2025
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.

La storia della foto virale della ragazzina che affronta i neonazisti

08 Maggio 2017

Fino a lunedì scorso Lucie Myslikova, sedici anni, era una ragazzina come tante: frequenta un gruppo scout di Brno da sette anni, che l’ha portata in giro per la Repubblica Ceca e per l’Europa, le piace divertirsi con gli amici. Quando però ha saputo che il Partito dei lavoratori e della giustizia sociale, una formazione ceca politica di estrema destra – erede diretta del Partito dei lavoratori dichiarato illegale nel 2010 dopo una serie di attacchi alle minoranze – stava marciando sulla sua città, ha deciso di scendere in piazza con alcuni membri del suo gruppo per contestare i neonazisti. Lucie è la protagonista di uno scatto amatoriale che nel giro di poche ore è diventato un simbolo di resistenza ai nuovi venti di estremismo xenofobo di destra che attraversano l’Europa e il mondo, raccogliendo migliaia di upvote su Reddit e like sui principali social network.

Il Washington Post ha ricostruito la vicenda della ragazzina, intervistandola: Lucie ha dichiarato di non aver avuto paura, come peraltro sembra dimostrare lo sguardo risoluto, quasi caustico, che rivolge all’uomo dalla testa rasata che la fronteggia nell’immagine. «Quei rifugiati ti violenteranno», ha riportato di essersi sentita dire dal neonazista, che si era avvicinato quando il corteo principale aveva raggiunto le estremità della piazza popolate dai contro-manifestanti (che per l’occasione avevano deciso di reagire vestendo pussy hats e improvvisandosi giocolieri e prestigiatori). «Gli ho risposto che stanno scappando dalla guerra, è questione di vita o di morte», ha raccontato Myslikova. «Mi veniva addosso e tirava la maglietta del mio amico», ha proseguito, spiegando però di non aver perso la calma, dicendogli coraggiosamente «sai che non puoi farci nulla».

La fotografia che abbiamo visto in questi giorni è opera di Vladimir Cicmanec, un programmatore che da anni si unisce alle manifestazioni antifasciste. Al Post ha detto di aver visto i manifestanti legati al Partito dei lavoratori prendere a calci alcuni ciclisti, ma di essersi trovato davanti agli occhi una scena completamente diversa: una ragazzina con le braccia allargate a sorreggere un piccolo striscione che recitava «Un vero patriota non dice Heil», una sedicenne che sorrideva di fronte alla collera gridata di un uomo dalla testa rasata.

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