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00:48 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Best of All Worlds, il social network elitario per “One percent”

28 Aprile 2017

Il social network Best of All Worlds ha cinque anni, che in Silicon Valley – nota The Verge – sono tutt’altro che pochi, ma mantiene solo una piccola parte degli utenti attivi dei suoi competitor che ben conosciamo, da Facebook a Twitter. A dirla tutta, anzi, chi lo amministra si assicura che non ci siano nuove adesioni: Best of All Worlds (o Boaw, com’è chiamato dai suoi frequentatori) è un social network per “one percent”, ossia per la fascia più alta, facoltosa della popolazione mondiale.

Curiosamente, l’affermazione di questo tipo di luoghi virtuali sta seguendo in parallelo la progressiva perdita di importanza dei “club per ricchi” della vita reale, sempre meno frequentati o ridotti all’oblio. Best of All Worlds, dice The Verge, va considerato come una sorta di ibrido tra Facebook e Yelp, un luogo su invito in cui gli influenti membri possono scambiarsi conoscenze e consigli di viaggio aspettandosi di aver a che fare con persone che vedono il mondo dalla loro prospettiva, e soprattutto necessitano dei loro stessi trattamenti.

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Un particolare interessante dell’affermazione di questi spazi online è proprio l’opzione di «rimanere in un mondo che si conosce già», traslando sulla rete il côté e le dinamiche della vita offline. Suzanne Dour, ex direttrice di una banca d’investimento che è stata invitata a Best of All Worlds dal fondatore stesso del social network, Erik Wachtmeister, definisce Boaw «un ambiente intimo di cui ci si può fidare», che le permette dunque di essere più «aperta e spontanea» nelle interazioni. Per ora il progetto, economicamente parlando, sta deludendo, ma Wachtmeister conta di rientrare dei costi nei prossimi tempi grazie ad accordi pubblicitari mirati. Presto Best of All Worlds presenterà la sua nuova app per iOs, con uno slogan che reciterà: «Hang out with people you can trust».

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