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20:47 martedì 8 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Storia dell’amante di Fidel reclutata dalla Cia per avvelenarlo

28 Novembre 2016

La Cia ha tentato di uccidere Fidel Castro molte volte: secondo il militare cubano Fabián Escalante, i tentativi falliti di assassinare il leader cubano sarebbero stati addirittura 638. Uno degli episodi più noti e discussi riguarda Marita Lorenz, una sua ex amante reclutata dalla Cia per avvelenarlo nel 1960, ma che non riuscì a portare a termine la sua missione: al contrario, andò a letto con il suo ex. La storia di Lorenz era stata raccontata da un ampio profilo di Vanity Fair negli anni Novanta, che è stato ripreso da Jezebel all’indomani della morte del leader cubano.

Lorenz conobbe Castro nel 1959, lo stesso anno della rivoluzione cubana, a bordo di una nave capitanata dal padre di lei: «Quando Fidel ti parla, ti guarda sempre diritto negli occhi, mi ha subito messo in soggezione» avrebbe raccontato Lorenz. Nel giro di poche settimane lei divenne la sua amante, andando ad abitare per sei mesi negli appartamenti del lìder maximo presso l’Habana Hilton, di fatto tollerata dalla compagna di lui, Celia Sánchez.

amante castro

Quando la relazione terminò, Lorenz si trasferì a Miami, in Florida, che nel frattempo si era trasformata nell’epicentro degli esuli cubani contrari alla rivoluzione. La donna ha cominciato a covare rancore nei confronti di Castro dopo avere vissuto un aborto, non è del tutto chiaro quanto spontaneo, in cui forse sospettava il coinvolgimento di Fidel: «Quando era incinta di sette mesi e mezzo, qualcuno le ha messo qualcosa in un bicchiere di latte, si è risvegliata in ospedale con un medico che le diceva che andava tutto bene. Quando si è risvegliata un’altra volta, le hanno detto che il bambino era stato portato via a causa dei nemici di Fidel», riassume Jezebel. Un dossier dell’FBI parla di voci secondo cui «è stata drogata e portata in un ospedale dove è stata effettuata un’interruzione di gravidanza».

Una volta a Miami, Lorenz è stata reclutata della Cia, nella celebre Operation 40, cioè il programma di reclutamento di esuli cubani in funzione anti-castrista che sarebbe culminato nella Baia dei porci. «Prima ancora di accorgermene, diventai una spia» racconta a Vanity Fair. Fu spedita all’Havana con due pillole di tossina botulinica «che sembravano fatte di gelatina bianca» per avvelenare Fidel e altre pillole da ingerire lei stessa: «Era qualcosa che la Cia ti dava per farti sentire forte, coraggioso, indifferente come una vera spia».

Nonostante le pillole che avrebbero dovuto farla sentire «indifferente come una vera spia», Lorenz non trovò il coraggio di ucciderlo. Quando si trovò da sola in una stanza d’albergo con Fidel, lui le domandò: «Sei venuta qui per uccidermi?». Lei rispose: «Sì, e volevo vederti», al che il leader cubano tirò fuori la sua pistola e gliela porse. La donna non trovò il coraggio di sparare, i due fecero l’amore, poi Castro andò a tenere un discorso, Lorenz gli lasciò un biglietto in camera e se ne andò.

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