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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

La strana assenza del clan Bush alla convention di Cleveland

20 Luglio 2016

A Cleveland, come abbiamo scritto in questi giorni, Trump vincerà la sua nomination a concorrente repubblicano nella corsa alla Casa Bianca di quest’anno: ma cosa pensa di lui l’ultimo presidente repubblicano, George W. Bush? “Dubya” ha scelto di non parlare in pubblico di Donald J. Trump, ma è un fatto, scrive il New York Times, che per la prima volta in una convention del Gop «non ci sarà nessun membro anziano e di alto profilo del clan Bush a parlare ai delegati»: lo stesso ex presidente era comparso in video sia nel 2008 che nel 2012, e in questo secondo caso Condoleeza Rice, il celebre segretario di Stato del secondo mandato di Bush, aveva tenuto un discorso tra i più importanti della kermesse.

George Bush ClevelandQualcosa, nel frattempo, è cambiato nel Partito repubblicano, e la nomination di Trump lo dimostra: la differenza di approccio e stile tra il candidato in pectore e George Bush è già di per se eloquente; la tendenza a ridicolizzare e insultare è all’antitesi del misto di «cristianesimo e compostezza da vecchia aristocrazia» dell’ex presidente. Ma le differenze incolmabili tra i due sono soprattutto politiche: il miliardario di New York si è distanziato dalle politiche migratorie, dall’interventismo e dalle posizioni in favore del libero mercato di Bush, facendo dei suoi strali contro gli ispanici e i musulmani un marchio di fabbrica che, a quanto sembra, ha incontrato il favore del suo elettorato di riferimento.

Il Times riporta che il mese scorso, a una cena di raccolta fondi di benefattori repubblicani dal costo di mille dollari a partecipazione, tenuta a St. Louis, in Missouri, Bush non ha fatto il nome di Trump ma, davanti a un pubblico di qualche centinaio di persone ha detto di essere «preoccupato» da tre -ismi: protezionismo, isolazionismo e nativismo», facendo capire la sua disapprovazione delle idee politiche trumpiane. Per riassumere la prospettiva da cui il clan Bush guarda al nuovo possibile presidente si possono usare le parole di Marc Racicot, presidente responsabile della seconda campagna elettorale presenziale di Bush ed ex governatore del Montana: «Sono molto preoccupato per la mia repubblica».

Immagini: George W. Bush parla a Dallas per la commemorazione dei cinque agenti di polizia uccisi a inizio mese. (Tom Pennington/Getty Images)
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