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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Gchat aveva previsto il futuro dell’instant messaging

30 Maggio 2016

Una delle “sensazioni” dell’ultimo anno nel campo della messaggistica istantanea è stato Slack, un software che permette di creare stanze private di conversazione (su Studio ne avevamo parlato qui). Slate ha però una rivelazione: «È tempo di ammetterlo: Slack è soltanto Gchat». Secondo l’articolo, il problema è che gli utenti di dieci anni fa non sapevano di poter usare il sistema di messaggistica di Google nel modo in cui usano Slack oggi.

All’epoca – intorno al 2005-2006 – la chat di Gmail era usata soprattutto in senso ricreativo, mentre Slack deve la sua fama alla penetrazione nei luoghi di lavoro. Eppure Gchat aveva già le funzioni che contraddistinguono il software del momento: gli archivi delle conversazioni, la possibilità di eseguire ricerche al loro interno e quella di avviare chat di gruppo dotate di sistemi di trasferimento file rapidi ed efficienti.

Il fatto che Google stessa non credesse particolarmente nel servizio è testimoniato già dal fatto che il nome Gchat è colloquiale, ovvero non è mai stato riconosciuto ufficialmente da Big G: la piattaforma di messaggistica era nota a Cupertino come Google Talk, e la sua versione interna a Gmail come Google Chat. Nel 2011 la società ha iniziato lo sviluppo di Hangout, la sua nuova funzionalità in grado, tra le altre cose, anche di far disporre all’utente di videochiamate. Eppure i nostalgici di Gchat non hanno preso il cambiamento positivamente. John Brownlee scriveva su Fast Company: «In un mondo di servizi di instant messaging che sembrano un sogno delirante di TokyoPop, Gchat era orgogliosamente text-based. Mettendo davanti la funzionalità, coesisteva con Gmail senza provare a sopraffarlo. Quando cliccavi su un nome per inviare un messaggio, potevi inviare testo, e dopo avviare una videoconferenza, ma nient’altro. Era orgogliosamente senza fronzoli, anche in modo ribelle, ma comunque aveva alcuni lati bellissimi e sminuiti».

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