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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

I fan dei Beatles ritrovati da Ringo Starr 50 anni dopo

31 Ottobre 2013

Nel 1964 i Beatles, il gruppo autodefinitosi «più popolare di Gesù Cristo», fece un leggendario tour negli Stati Uniti, che li consacrò definitivamente a star della musica mondiale e aumentò la loro popolarità negli States. Il 7 febbraio di quell’anno arrivarono all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York, assediato da centinaia di giovani inneggianti ai Fab Four.

Di quel giorno ultimamente è tornata a far parlare di sé una foto scattata poco dopo l’arrivo dei Beatles nei pressi del George Washington bridge. Ritrae sei giovani ragazzi sorridenti su una Chevrolet Impala ed è stata scattata nientemeno che da Ringo Starr, che era seduto nella sua limousine, avvicinata dai giovani.

Nella sua raccolta di foto e memorie inedite Photograph, pubblicata recentemente, Ringo Starr auspicava un po’ proustianamente di conoscere i ragazzi immortalati quel giorno. La ricerca, iniziata poco dopo l’uscita della raccolta, ha portato al rintracciamento di quelle sei persone, che ora hanno circa sessant’anni. Sono apparsi insieme al Today Show di NBC e il mese prossimo voleranno a Las Vegas per rincontrarsi col loro insolito fotografo.

Al volante dell’auto c’era Gary Van Deursen, 67 anni, che oggi vive in Connecticut ed è titolare di un’azienda di design. Di quel giorno dice: «Mentre tornavamo a casa sul George Washington bridge ci sorpassò una limousine, poi un’altra, poi un’altra, poi un’altra ancora e realizzammo che ogni membro della band viaggiava su una limo separata. Attraversai le corsie e mi portai avanti in modo che ci potessero sorpassare di nuovo. Nell’ultima c’erano Ringo Starr e un reporter di TIME magazine – anche se in quel momento non lo sapevamo».

Inaspettatamente, Starr fece cenno ai ragazzi di abbassare il finestrino. Ubbidirono e gli chiesero se potesse fare qualcosa per loro, dato che i biglietti per il loro concerto erano esauriti, ma Starr rispose che non poteva aiutarli.

Gli altri passeggeri erano  Bob Toth, che vive ancora in New Jersey come decenni fa, Suzanne Rayot, Charlie Schwartz, Arlene Norbe e Matt Blender, deceduto due anni fa. In un’intervista rilasciata al Daily Mail, Bob Toth ha parlato del loro ritorno a scuola dopo quell’avventura: «Certo, il presidente mi sospese per tre giorni». Quarant’anni dopo incontrò il vecchio dirigente scolastico in chiesa, che gli disse «sai, in retrospettiva quello che avete fatto quel giorno è stata un’ottima idea».

(via)
 

Nell’immagine: la copertina di Revolver (1966).

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