Hype ↓
04:42 venerdì 16 maggio 2025

Google Maps ha aggiornato le mappe di Gaza per la prima volta dall’inizio dei bombardamenti

17 Febbraio 2025

A più di un anno dall’inizio dell’attacco israeliano, Google Earth e Google Maps hanno iniziato ad aggiornare le immagini della Striscia di Gaza. Nelle nuove fotografie satellitari si vedono soprattutto macerie, immagini tanto più sconvolgenti se osservate con la consapevolezza che sono “vecchie”: risalgono all’ottobre e al novembre 2023, la realtà nella Striscia in questo momento è persino peggiore di quella che si vede in queste foto. Al momento Google non ha immagini più aggiornate di queste.

Nel 2023 un’inchiesta di Semafor aveva svelato che Planet Labs, l’azienda che fornisce a Google le immagini satellitari usate in Earth e Maps, aveva deciso di limitare l’accesso alle foto della Striscia di Gaza in base a criteri che non sono mai stati spiegati. Dopo la pubblicazione dell’articolo di Semafor, Planet Labs aveva pubblicato un comunicato stampa in cui precisava di «non censurare, modificare né manipolare le immagini. Planet continua a rendere disponibili ai suoi clienti, tra i quali ci sono anche media e organizzazioni umanitarie, tutte le informazioni su Gaza, coerentemente con la nostra missione di trasparenza e responsabilità. Planet ha smentito l’inattendibile articolo di Semafor nel momento stesso in cui è stato pubblicato, ma la testata si è rifiutata di apportare le dovute correzioni».

Secondo Google, la spiegazione del ritardo nell’aggiornamento della immagini della Striscia di Gaza si legge nella Community Guide di Google Earth, improntata al rispetto dell’attuale legislazione americana in materia. Secondo l’emendamento Kyl-Bingaman al National Defense Authorization Act, approvato nel 1997, permetteva alle aziende americane di pubblicare immagini satellitari di Israele e della Palestina con una risoluzione che non superasse i due metri per pixel. Nel 2020, un regolamento dello U.S. Commercial Remote Sensing Regulatory Affairs Office ha parzialmente superato queste indicazioni del 1997, permettendo alle aziende di pubblicare immagini con una definizione superiore. Cosa c’entra tutto questo con il fatto che su Google Earth e Maps le immagini più recenti della Striscia di Gaza risalgano a un anno fa, lo sa solo Google.

Leggi anche ↓
Un’influencer messicana è stata uccisa durante una live di TikTok

Alla sua morte hanno assistito oltre 100 mila persone.

È stata la settimana dei vaticanisti (e dei creator)

Un lavoro in cui tradizioni, gerarchie ed esperienza hanno sempre fatto la differenza è stato stravolto nell'arco di due settimane: dai social, certo, ma anche da una nuova generazione di cronisti.

Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News

L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.

Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale

Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 

Il miglior commento alla serata dei David di Donatello sono le facce di Nanni Moretti

Usando una parola che lui certamente odierebbe, possiamo dire che si è dimostrato un fuoriclasse della reaction.

I podcast stanno ai Millennial come i talk show stanno ai Boomer

Il famigerato Podcasterone, Tintoria di Tinti e Rapone, il Bsmnt di Gazzoli, ArteSettima, quello di Giulia Salemi e di Daria Bignardi: tutto ormai succede nei podcast, anche perché tutti ne hanno uno.