Hype ↓
16:54 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Di cosa si è parlato questa settimana

Piove sul bagnato. Sicuramente moltissimo sull’Emilia Romagna, con grandi disagi e polemiche sacrosante, ma non se la passa bene nemmeno il Ministero della cultura.

di Studio
26 Ottobre 2024

Alluvioni – Riders on the Storm
È la quarta alluvione in meno di due anni in Emilia Romagna, e la sfortuna maggiore stavolta è toccata a Bologna. Allagamenti, blackout, anche un morto a Pianoro per l’esondazione di un torrente. Un’emergenza costante da trattare quindi come minaccia, certo, ma a fare notizia è stata soprattutto la foto del rider impegnato a consegnare un pasto in una strada invasa dal fango. Polemiche sull’irresponsabilità di chi decide di ordinare un pasto delivery costringendo i fattorini ad affrontare situazioni di enorme rischio. Repubblica ha intervistato uno dei rider, che ha dichiarato: gli ordini erano molti di più di una sera qualsiasi.

Politica – Attention Spano
Potendo tornare indietro, forse Alessandro Giuli il posto di Gennaro Sangiuliano non lo riprenderebbe così facilmente. Succede di tutto, tanto che si fa fatica a starci dietro. Prima, le prese in giro per il discorso alla Camera (ma quello a Francoforte è stato peggiore), poi la sostituzione del capo di gabinetto fedele all’ex ministro campano, Francesco Gilioli, e adesso un minaccioso servizio di Report che coinvolge la nomina proprio di Giuli stesso, ovvero il nuovo capo di gabinetto Francesco Spano, che si dimette dopo dieci giorni di mandato. Domenica andrà in onda la puntata incriminata, intanto lui parla di «barbarico clima di mostrificazione». Si parla di favoritismi al marito. Nel frattempo, i più cretini, anche tra i colleghi di partito, fanno battute e insinuazioni omofobe. Questo sì, davvero barbarico.

Cronaca – La donna che visse due volte
La testimonianza di Gisèle Pelicot, 71 anni, non è una testimonianza comune: non solo perché è molto difficile, anche per i più esperti di cronaca nera e giudiziaria, farsi venire in mente un caso simile, ma anche perché sta cambiando il modo in cui si parla di violenza sessuale. Già a settembre Pelicot aveva testimoniato al tribunale di Avignone contro i 51 uomini imputati con l’accusa di averla stuprata a sua insaputa con la complicità del suo ex marito, un’assurda violenza andata avanti per 10 anni. Mercoledì 23 ottobre ha rilasciato una nuova testimonianza confermando la sua determinazione di parlare e raccontare pubblicamente tutto quello che ha passato per «cambiare la società». «Voglio che tutte le donne vittime di stupro – non solo quando sono state drogate, lo stupro esiste a tutti i livelli – dicano: la signora Pelicot l’ha fatto, possiamo farlo anche noi. Quando vieni stuprata provi vergogna, e non spetta a noi provare vergogna, spetta a loro».

Usa – Obamarama
Sono stati i giorni di Barack Obama, ormai da anni una specie di deus ex machina dei comizi democratici in Usa. Martedì, a Detroit, è salito sul palco dopo Eminem, e ha iniziato il discorso con un rap. Cioè, proprio cantando “Lose Yourself”: «My palms are sweaty, knees weak, arms are heavy», e via dicendo. Giovedì invece, in Georgia, uno degli Stati più incerti, ha tenuto il primo comizio insieme alla candidata alla presidenza Kamala Harris. Un segnale che si spera forte in un momento in cui i Repubblicani appaiono più ottimisti. Il pubblico scandiva: «Yes we can», a dimostrazione di quanto nessun candidato, dopo di lui, abbia mai sfiorato la sua standing. Mancano dieci giorni, che sono pochissimi e tantissimi insieme.

Polemiche – Scazzi amari
Avetrana – Qui non è Hollywood, la contestata serie sull’omicidio di Sarah Scazzi che sarebbe dovuta uscire venerdì 25 ottobre su Disney+, è stata rinviata a data da destinarsi «per ottemperare al provvedimento emesso in assenza di contraddittorio tra le parti dal Tribunale di Taranto». Un giudice della sezione civile del tribunale di Taranto ha infatti accolto il ricorso d’urgenza presentato dal sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, il quale si è detto molto preoccupato dalla descrizione che la serie avrebbe fatto della comunità locale, che a suo parere sarebbe stata rappresentata «quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà». Produttori e autori della serie si sono comprensibilmente difesi, sottolineando come non spetti alle serie tv il compito di cambiare il mondo, ma di interrogare il presente e raccontarlo. La prossima udienza è fissata per il 5 novembre.

Cinema – Factotum
Aggiornamento settimanale dal LucaGuadagninoVerse: dopo aver annunciato che lavorerà a un adattamento per il cinema del romanzone I Buddenbrook di Thomas Mann, dopo essersi preso anche Camere separate di Pier Vittorio Tondelli e Il signore delle mosche, mentre era sul set di After the Hunt, ecco che il regista siciliano è stato (ufficialmente) affiancato a un altro progetto entusiasmante. Ovvero, il remake di American Psycho. Molto guadagninesco, se chiedete a noi, che vorremmo avere anche un decimo delle energie del caro Luca.

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