Da piattaforma sobria, formale e necessaria per chi voleva lavorare in ambito corporate a versione brainrot di Facebook: come LinkedIn è diventato il social più strano e incomprensibile di tutti.
È ufficiale: Internet Explorer è morto
La notizia della scomparsa è arrivata martedì 14 febbraio con un breve messaggio pubblicato sulla support page della app: «L’applicazione per desktop Internet Explorer 11 […] è stata definitivamente disabilitata tramite un aggiornamento di Microsoft Edge». Finisce così la storia di uno dei più famosi e, fino all’arrivo della concorrenza di Google Chrome, Mozilla Firefox e degli altri protagonisti delle browser war, usati browser della storia di Internet, da tempo ormai oggetto di ironia memetica. Non che la notizia giunga inaspettata. È dal 2015, come riporta Lifehacker, che Microsoft ha deciso di concentrarsi sul suo nuovo browser, Edge, e lasciare Explorer come ricordo dei tempi che furono. Nel 2021, poi, l’azienda aveva annunciato che avrebbe smesso di aggiornare il browser, rendendolo così di fatto incompatibile con le nuove versioni del sistema operativo Windows.
Ufficialmente, il pensionamento di Explorer è arrivato otto mesi fa, il 15 giugno 2022. Pensionamento che però si limitava a rendere più difficile l’installazione e l’uso di Explorer rispetto al nuovo browser Microsoft, Edge. Per gli amanti del vintage e delle pagine che si caricano con esasperante lentezza, però, tecnicamente era ancora possibile continuare a usare il caro, vecchio browser. Probabilmente gli amanti di Explorer, i nostalgici di una navigazione web lenta e insicura sono più di quanti Microsoft si aspettasse. E forse è per questo che l’azienda ha deciso di infliggere il colpo di grazia a Explorer, il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, e renderlo inutilizzabile sui sistemi operativi a partire da Windows 10.
Ma perché Microsoft ci ha messo tanto a “liberarsi” di Explorer? Perché era un ricordo dei bei tempi del monopolio, quando il 95 per cento del traffico Internet passava dal suo browser e chiunque provasse a fare concorrenza veniva immediatamente e inevitabilmente spazzato via? Forse. O forse, c’entra l’unica funzione che Explorer aveva mantenuto nonostante la sua obsolescenza: dare agli utenti la possibilità di accedere a siti della “vecchia” Internet che non sono più navigabili con i moderni browser. Con la fine di Explorer, insomma, finisce anche un pezzetto di Internet.

Immagini generate con l'AI che ritraggono mostri antropomorfi che fanno e dicono cose senza senso. Nati su TikTok Italia, hanno accumulato milioni di visualizzazioni e condivisioni in tutto il mondo. E nessuno ha ancora capito perché.