Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
È stato svelato il logo del McDonald’s russo
Domenica in Russia apre una nuova, grande catena di ristoranti. Il nome di questo nuovo colosso russo della ristorazione è ancora un segreto, ma due cose già le sappiamo: a gestirla sarà la stessa impresa – la Sistema PBO – che fino all’inizio della guerra gestiva tutti i ristoranti McDonald’s di Russia, e avrà un logo piuttosto brutto. I ristoranti (per il momento) senza nome avranno sulla loro insegna un cerchio arancione scuro e due linee orizzontali arancione chiaro, tutto su sfondo verde. Stando alle intenzioni di chi lo ha disegnato, il logo dovrebbe rappresentare un hamburger (il cerchio arancione scuro) e delle patatine fritte (le due linee orizzontali arancione chiaro), lo sfondo verde sarebbe un modo per comunicare ai consumatori «la qualità dei prodotti e del servizio alla quale i nostri clienti sono abituati», ha dichiarato un rappresentante di Sistema PBO all’agenzia di stampa russa Tass.
Per quanto riguarda il nome, secondo quanto riporta la Bbc riprendendo fonti di stampa russe, Sistema PBO ha sottoposto al giudizio del Rospatent – l’ente governativo russo che si occupa di registrazione di marchi e proprietà intellettuale – otto possibilità. Tra queste, “Tot Samyi” (“lo stesso”, un chiaro rimando al predecessore della nuova catena) e “Svobodnaya Kassa”, scelta piuttosto peculiare essendo la traduzione russa di “registro di cassa libero”. Per il momento, pare non sia stato accolto il consiglio di Vjačeslav Viktorovič Volodin, il presidente della Duma, che all’indomani dell’abbandono del Paese da parte di MacDonald’s aveva proposto di fondare una nuova catena di fast food chiamata “Zio Vanja”.
A marzo McDonald’s aveva sospeso le attività in Russia, chiudendo i 25 ristoranti aperti nel Paese dal 1990 a oggi. A maggio, poi, è arrivata la notizia che quei 25 ristoranti McDonald’s aveva deciso di chiuderli per sempre a causa della «crisi umanitaria» scatenata dalla Russia e delle «imprevedibili condizioni operative» dovute a un conflitto che sembra ancora lontanissimo dalla conclusione. Secondo l’accordo stipulato tra Sistema PBO e McDonald’s, però, quest’ultimo mantiene il suo marchio tra quelli registrati in Russia e, entro quindici anni, ha la possibilità di tornare nella Federazione e riacquistare i ristoranti ceduti.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.