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Ci sarà un documentario sul vero omicidio che ha ispirato Twin Peaks

Non lo sanno tutti, ma Twin Peaks, la serie cult di David Lynch e Mark Frost, trae ispirazione da un vero fatto di cronaca, mai risolto e risalente al 1908: il delitto della ventenne Hazei Drew. Prima che “Chi ha ucciso Laura Palmer” diventasse un tormentone, prima che gli spettatori iniziassero a interrogarsi su chi fosse Bob, se fosse stato James, cosa centrasse un braccio mozzato, la storia di Hazel Drew fu un’ossessione per molti, tra cui Frost. Così che adesso, con il tentativo di svelarne i segreti, Metabook Entertainment ha annunciato la produzione di un libro di David Bushman e Mark Givens che ne racconterà la storia, e di un documentario, diretto da Benjamin Alfonsi: Blonde, Beautiful and Dead (Bionda, bellissima e morta). L’uscita è prevista per il 2021.

Come riporta Dazed & Confused Frost, che da piccolo andava in vacanza a Sand Lake, il luogo dove avvenne il delitto, venne a conoscenza della storia grazie ai racconti della nonna. Era il 1908 quando il corpo di una bellissima ventenne venne ritrovato mentre galleggiava nello stagno di Teal, in fondo al monte Taborton. L’autopsia scoprì che la ragazza era morta in seguito a un trauma cranico per un colpo ricevuto nella parte posteriore della testa e, nelle settimane successive alla scoperta del cadavere, furono indagati molti sospetti: tra questi suo zio William Taylor, poi morto suicida, un contadino di 17 anni di nome Frank Smith, invaghito di Hazel, e un suo amico, che faceva il venditore di carbone. A rendere l’omicidio ancora più misterioso, il fatto che solo pochi giorni prima la vittima aveva improvvisamente lasciato il suo lavoro e aveva lasciato i suoi bagagli alla stazione ferroviaria. Non solo: proprio come Laura Palmer (come spiegato più che dalla serie, dal film Fuoco cammina con me), agli investigatori sembrò che la vita della ragazza fosse tranquilla solo in apparenza, caratterizzata in realtà da altri numerosi lavori e incontri clandestini. Il nuovo documentario «indagherà sui segreti e sulla corruzione che una piccola comunità ha cercato di mantenere sepolta», ha detto la società di produzione Metabook Entertainment. Il regista Benjamin Alfonsi ha aggiunto: «Spero che questo documentario le dia quella voce sullo schermo che non ha avuto nella vita reale».