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12:35 sabato 21 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Brad Pitt ha ringraziato i piedi delle attrici con cui ha lavorato in Once Upon a Time in… Hollywood

20 Gennaio 2020

Si sono tenuti ieri a Los Angeles i SAG Awards, il riconoscimento assegnato annualmente dall’associazione degli Screen Actors Guild alle migliori performance dell’anno. Uno dei protagonisti della serata è stato sicuramente Brad Pitt che, dopo aver incontrato sul red carpet l’ex storica Jennifer Aniston (il loro saluto ha mandato in visibilio tutti i fan nostalgici della loro relazione), si è aggiudicato il premio come Miglior attore non protagonista per il suo ruolo in Once Upon a Time in… Hollywood di Quentin Tarantino.

Nel suo discorso di ringraziamento, l’attore ha fatto molte battute sulla sua situazione sentimentale di single 56enne – «aggiungo il premio al mio profilo Tinder», ha esordito – ma ha anche parlato del regista e dei suoi colleghi. «Ringrazio tutti gli attori che hanno lavorato con me, Leo, Margot Robbie, i piedi di Margot Robbie, i piedi di Margaret Qualley, i piedi di Dakota Fanning… davvero Quentin, hai tolto più scarpe tu alle donne che quelli dei controlli in aeroporto!», ha concluso alludendo al ben noto fetish di Tarantino per i piedi femminili. «Ognuno di noi in questa stanza, conosce il dolore, la solitudine. Le portiamo sullo schermo (…) Abbiamo riso tutti del nostro essere ridicoli. Sappiamo che è divertente e lo portiamo al cinema. E penso che ne valga la pena», ha concluso tra gli applausi, compreso quello di Aniston (che ha ritirato la statuetta per il suo ruolo in The Morning Show).

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