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19:50 martedì 24 giugno 2025
Secondo una ricerca, per colpa dell’inquinamento acustico si va in depressione, ci si ammala gravemente e si muore anche In Europa la situazione è particolarmente grave: l'inquinamento acustico fa più danni del fumo passivo e del piombo.
Adesso anche Wikipedia ha una sezione dedicata ai giochi e all’enigmistica L'enciclopedia libera si unisce a New York Times, Atlantic, New Yorker e molti altri giornali che in questi anni hanno investito parecchio nella gamification.
A causa delle proteste dei veneziani, Jeff Bezos è stato costretto a spostare il suo matrimonio La festa finale, prevista per il 28 giugno nella Scuola Grande della Misericordia è stata spostata all'Arsenale. Per motivi di sicurezza, pare.
Mondadori ha lanciato una sua piattaforma per comprare e vendere libri usati Lo ha fatto in partnership con la startup francese Zeercle: funzionerà più o meno come il Libraccio, ma senza soldi.
In Francia i casi di piqûre, aggressioni con le siringhe ai danni delle donne, stanno diventando un grave problema Centoquarantacinque persone hanno denunciato di essere state vittime di queste micropunture nell'arco di una sola notte, quella del 21 giugno, durante la Festa della Musica.
Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.

Come comportarsi sui social quando ci si lascia

15 Novembre 2018

Lasciarsi non è mai stato facile, ma nel mondo digitale sembra essere diventato ancora più difficile. Il primo problema, spiega il Guardian nella sua lunga e approfondita lista di consigli, lo si incontra subito dopo la rottura, continuando a fare quello a cui dedichiamo gran parte delle nostre giornate: perdere tempo sui social network. Inevitabile imbattersi in un post dell’ex e cadere nella trappola dell’esplorazione approfondita del suo profilo: una pratica che l’autore dell’articolo definisce «una forna di auto-mutilazione psichica». A meno che si sia trattato di una relazione tossica, però il Guardian esclude una soluzione drastica come il blocco: il consiglio è di silenziare il profilo per un po’ in modo da non vedere più i suoi post.

Lasciare con un messaggio è comunque meglio del ghosting
Non c’è niente di peggio che sparire senza dare alcuna motivazione, anche se si tratta di un comportamento scelto da molti. Pretendere di essere lasciati dal vivo è diventata praticamente un’utopia, a questo punto meglio una bella mail esplicativa.

Abbandonare i gruppi di Whatsapp condivisi
Un tempo sarebbe bastato smettere di frequentare i suoi amici, oggi è necessario abbandonare tutti i gruppi di Whatsapp condivisi con lui o con i suoi amici: meglio continuare a comunicare con loro singolarmente, nel caso fosse nata una sincera amicizia, e in ogni caso dopo un po’ di tempo.

Non mettere like
Mettere like ai post di un ex non è mai una buona idea: se siamo stati lasciati, i nostri like trasmetteranno un irritante gesto di disperazione (soprattutto per la nostra autostima), se abbiamo lasciato, rischiamo di illudere chi c’è dall’altra parte, che potrebbe interpretare un semplice like come la possibilità di una riconciliazione. Di solito bisogna attendere minimo sei mesi – un anno sarebbe l’ideale – prima di potersi scambiare like in tutta sicurezza, con la certezza di non provare né provocare sofferenza

Non annunciare la rottura sui social
Anche se il successo riscosso dai post di personaggi come Elisa Isoardi (per non parlare del video recentemente pubblicato da Simona Ventura) spingerebbe in un’altra direzione, ovvero quella del conscious uncoupling, sulla scia di Gwyneth Paltrow e Chris Martin, il Guardian consiglia di evitare comunicazioni pubbliche superflue sui social, e cioè di cadere nel cosiddetto oversharing. Meglio rimandare anche il cambiamento dello stato di Facebook da “impegnato” a “single” a un momento di maggiore stabilità mentale.

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I GRANDI amori non finiscono ma mutano… Storia della nostra vita insieme!

Un post condiviso da Simona Ventura (@simonaventura) in data:

Cancellare le foto hot e pretendere lo stesso trattamento
Per evitare qualsiasi tipo di ripercussione, vendetta o che all’ex venga in mente di propinare la visione delle foto a chi lo/la circonda mentre piange ubriaco/a in un locale, è bene richiedere che le foto di nudo vengano completamente eliminate da ogni dispositivo e, ovviamente, fare lo stesso.

Cambiare la password Netflix
È giusto che a ottenere la custodia di Netflix dopo la rottura sia il proprietario della carta con cui veniva pagata la quota mensile. Basterà quindi cambiare password per risolvere il problema. Considerando che, come giustamente sottolinea il Guardian, le relazioni di oggi consistono quasi interamente nella condivisione di Netflix, è giusto trovarsi preparati.

Aspettare dai 3 ai 6 mesi prima di mostrare di avere una relazione con un’altra persona
Questo è un altro consiglio che rimarca la differenza tra le nostre vite e quelle dei famosi (che si riaccoppiano rapidamente e pubblicamente) peraltro abbastanza difficile da seguire per i postatori compulsivi. Non basterà, infatti, evitare di pubblicare espliciti selfie di coppia: un ex agguerrito saprà riconoscere una cena al ristorante o un viaggio romantico anche in un’immagine che mostra soltanto due piatti o un semplice paesaggio.

Se ci si trova per caso su Tinder, fare swipe left
«E poi bere qualcosa di forte», dice il Guardian.

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