Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Gli identikit dei vostri eroi letterari
Una delle ragioni del comandamento snob “il libro è sempre meglio del film” riguarda l’immaginario estetico. Arredamenti, dettagli di colore, città immaginate, sparatorie, amore. E soprattutto volti. L’eroe letterario ha connotazioni fisiche vaghe, mai precisissime, e comunque estremamente personali per il lettore. Per questo è deludente vedere un Brad Pitt qualunque assumerne l’identità su grande schermo. A rompere però il romanticismo in maniera totale ci ha pensato un blog chiamato The Composites.
Creato dall’americano Brian Joseph Davis, The Composites realizza, utilizzando le descrizioni fisiche e psicosomatiche rintracciabili nei libri, gli identikit dei protagonisti. Sì, identikit, proprio come quelli giudiziari che vengono diffusi dalla polizia quando ricerca il sospettato di un dato crimine. Infatti lo strumento con il quale questi particolari “ritratti” vengono creati è un software di quelli in dotazione alle forze dell’ordine o agli organi giudiziari.
L’effetto iniziale è un po’ straniante, ma ci si abitua (e la curiosità sale) in poco tempo. Tutto sommato, è anche meglio di vedere un film (brutto) tratto da un libro (bello). Qui di seguito qualche esempio, su The Composites l’intero archivio.
Marla Singer, Fight Club
Emma Bovary, Madame Bovary
Aomame, 1Q84

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.