Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La nuova cover del New Yorker ha una storia molto bella
Se dovessimo descrivere in poche parole Chris Ware, illustratore di diverse copertine del New Yorker, potremmo dire «quello capace di commuovere anche le pietre». La disarmante semplicità dei suoi scenari, descritti con parsimonia di linee e colori, tocca i nostri punti più sensibili, mettendo a nudo piccoli dolori quotidiani che hanno a che fare soprattutto con le dinamiche famigliari e in particolare il rapporto genitori-figli.
La cover di questa settimana, dedicata al tema del ritorno a scuola, si chiama “Looking Up” e descrive quella strana, disarmante sensazione – una mescolanza di dispiacere e soddisfazione, paura e orgoglio – con cui un genitore si rende conto che suo figlio è diventato grande, in senso figurato e letterale. Il ragazzino che supera il genitore in altezza è un dettaglio che cambia del tutto la percezione la di entrambi: una madre che si ritrova per la prima volta a “guardare su” e una figlia a disagio in una statura improvvisamente adulta, che ancora non corrisponde (e forse non corrisponderà mai) al modo in cui si sente dentro.

A rendere tutto ancora più toccante, è il fatto che già nel 2012 Ware aveva già dedicato una copertina al tema del ritorno a scuola, quando sua figlia Clara aveva sette anni: in questo caso la bambina, ancora piccola (riconoscibile per lo stesso zaino rosso e la stessa maglietta rosa) si guardava indietro sperduta, mentre il gruppo dei genitori si allontanava sereno. Ma c’è un’altra copertina di Ware sullo stesso tema, la più forte: riflette le sensazioni provate accompagnando sua figlia a scuola dopo le vacanze di Natale del 2013, a poca distanza dalla notizia della sparatoria che uccise 20 bambini nella scuola elementare di Sandy Hook in Connecticut.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.