Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Lindsay Lohan ha aperto uno stabilimento balneare a Mykonos

Il New York Times ha dedicato un lungo reportage al nuovo stabilimento balneare di Lindsay Lohan: la giornalista Gabrielle Bluestone ha avuto il privilegio di visitarlo personalmente. L’articolo merita sicuramente attenzione: contiene un’intervista esclusiva a Ms. Lohan, diverse immagini di baristi e clienti scattate da Marco Arguello (l’ex attrice non ha voluto essere fotografata) e in più si apre con una gif luccicante (creata a partire da una foto del 2015: per accorgersi che brilla bisogna guardarla per qualche istante).
A quasi 32 anni (il 2 luglio) Lindsay Lohan si è reinventata imprenditrice. Il suo stabilimento balneare si trova sull’isola greca di Mykonos e lei sembra così soddisfatta che, come ha raccontato, sta pensando di aprirne presto un altro a Rodi. Tutto questo mentre continua a occuparsi del suo progetto più importante (di cui forse avrete già sentito parlare): la “Lohan Island”, un’intera isola a suo nome, che vorrebbe realizzare a Dubai, la città dove si è trasferita alla disperata ricerca di un po’ di privacy e dove risiede felicemente ancora oggi. «Avevo bisogno di silenzio», ha raccontato a Bluestone, «e l’ho trovato a Dubai».
Un nuovo impegno che va a sommarsi al suo ruolo di sponsor per il sito lawyer.com (cliccando sul link la vedrete comparire direttamente in home), una piattaforma di ricerca che aiuta a trovare il migliore avvocato per ogni esigenza. «Nonostante decenni di persecuzione da parte dei paparazzi, il pubblico non ha mai davvero capito chi sono veramente», si è lamentata Lohan, stanca di fare scandalo. «Adesso stanno iniziando a capirmi, grazie ai miei progetti». E ha continuato: «Il successo è la migliore vendetta».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.