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Il sesso in acqua è sopravvalutato, diciamolo

Il sesso in acqua, dice The Cut, è, insieme al sesso in auto e a quello con le candele, la forma di accoppiamento più sopravvalutata sulla faccia della Terra: «Suona eccitante, ma non lo è affatto». In un articolo ironico Madeleine Aggeler spiega perché, approfondendo anche le varie casistiche. Ed ecco la cosa peggiore in assoluto: «Anche se hai tutto il corpo bagnato, la cosa che dovrebbe essere veramente bagnata non lo è, perché l’acqua lava ogni lubrificazione naturale». Ci sarebbero in realtà dei lubrificanti idrorepellenti, si spiega anche, ma è raro che le persone vadano in spiaggia portandosi appresso tubetti di lubrificante idrorepellente.

Passando il rassegna i vari casi di “sesso in acqua”, la corsivista scrive che «anche se nei film e in tv il sesso sotto la doccia sembra sempre un’esperienza molto eccitante, nella realtà si traduce in una lotta per la sopravvivenza, che va dal trovare un punto d’appoggio a incastrare i rispettivi corpi negli spazi angusti» e, anche se si disponde di una di quelle grandi e confortevoli docce contemporanee, in effetti nessuno sembra mai veramente attraente sotto la doccia, con il mascara che cola e i capelli incollati alla faccia come la bambina di The Ring.

Il sesso al mare, lago o fiume, presentano altri ordini di problemi, non ultimi quelli seri legati alle infezioni che non è difficile contrarre, spiega Madeleine Aggeler, che aggiunge che l’unica volta che le è capitato di fare sesso nell’oceano l’ininterrotto «splish, splash» prodotto dal movimento dei corpi l’ha fatta scoppiare a ridere con risultati disastrosi. Ci sono molti possibili modi di rendere le cose più eccitanti è la conclusione, tipo il letto.