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10:54 giovedì 11 dicembre 2025
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui per gestire lo stress invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

Dove i fan dell’Isis imparano il “jihadi design”

01 Febbraio 2017

Fotomontaggi che mostrano la Torre Eiffel, o altri edifici simbolici, in fiamme, scene di violenza che hanno come vittime Obama o altri leader mondiali: un nuovo canale su Telegram si propone di insegnare ai sostenitori del terrorismo i rudimenti del graphic design per produrre autonomamente materiali di propaganda anti-occidentale. La notizia viene riportata da Vocativ, che ha dato un’occhiata al gruppo, il cui creatore si propone di portare gli “allievi” «da zero al professionismo», e che al momento conta 200 membri.

Il canale funziona come un corso on line dove i membri sono messi nelle condizioni di produrre materiali di propaganda a partire da icone, template e tutorial per imparare a usare Photoshop o Youtube o altri programmi per la grafica e l’impaginazione. Per esempio lunedì, racconta il sito americano, l’obiettivo della classe era creare un poster che raffigurasse l’attacco di un lupo solitario a Londra. I gestori del canale hanno quindi uploadato icone del Big Ben, di un jihadista, di un caccia e altre immagini di Londra, dopo di che hanno dato istruzioni su come combinare le immagini con MasterFx, infine hanno fatto scaricare una scritta in arabo e un’altra in inglese che recitava: «Il lupo solitario presto a Londra».

Non significa necessariamente, chiosa Vocativ, che i partecipanti del gruppo stiano organizzando un vero attentato, ma è chiaro che molto di questo materiale viene utilizzato dai troll sui social network allo scopo di provocare e offendere.

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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.