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11:55 sabato 6 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

La prima intervista dei Ramones

17 Aprile 2013

Il Guardian pubblica, oggi, la prima intervista dei Ramones, uno dei primi gruppi punk della storia, probabilmente uno dei più importanti e celebri. L’intervista è apparsa il 1 maggio 1975 sulle pagine del Soho Weekly News, ed è consultabile come molte altre pagine “miliari” della storia del rock, sul sito Rock’s Backpages (registrazione necessaria).

L’articolo si chiama “Know your New York brands: The Ramones”, è firmato da Alan Betrock, e inizia così: «1-2-3-4! The Ramones stride on stage, plug in their guitars, and take off. The next 45 minutes are a total energy blast». Betrock descrive un concerto della band di Joey e Dee Dee, la novità di quelle canzoni così brevi, delle pause minime (dieci secondi) tra un pezzo e l’altro. Come sono arrivati a concepire quelle canzoni nuove, tirate, veloci? Spiega Tommy Ramone: «Ascoltavamo le canzoni che passavano in radio e non c’era roba che ci piacesse. Allora abbiamo deciso di suonarcela noi».

Nessuna provocazione “punk” nelle parole di Tommy Ramone, però. Che risponde anzi con poche parole alla domanda su come nasca un pezzo dei Ramones, una “Judy Is a Punk” o una “You’re Gonna Kill That Girl”: «Dipende. Credo che siamo abbastanza prolifici, però». Canzone preferita? «Ognuna ha il suo appeal. Ci piacciono tutte».

L’aggressività non esce nemmeno sulle critiche. Cosa risponderebbe un Ramone a chi dice che le loro canzoni sono tutte uguali? Un insulto? Un gestaccio? Ma no: «Beh, non le hanno ascoltate abbastanza da vicino». Perché i Ramones si chiamano così? Risposta di Tommy: «È un bel nome». E che cosa significa, qualcosa in particolare? «Uh, no, suona solo bene».

In definitiva, Tommy Ramone mostra anche un po’ di strategia di vendita, quando dice, alla fine, che i Ramones «suonano canzoni corte per persone che non hanno tanto tempo libero».

Per capire com’era incontrare i Ramones nel 1975 a New York, l’intero articolo è leggibile qui.

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