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Woody Harrelson ha fatto un delirante monologo no vax al Saturday Night Live

Nel suo ultimo film, Triangle of Sadness, Woody Harrelson interpreta il comandante di una nave da crociera che passa il tempo a sognare la rivoluzione proletaria e a ubriacarsi per dimenticare il fatto che si guadagna da vivere portando a spasso per il mondo i ricchissimi. Un personaggio grottesco e surreale. Personaggio comunque meno grottesco e surreale di Woody Harrelson o almeno del Woody Harrelson che lo scorso sabato è stato protagonista del monologo di apertura del Saturday Night Live, una specie di somma di tutte le teorie del complotto a tema Covid spuntate su Internet negli ultimi tre anni.

C’è da dire che Harrelson ha provato a preparare il pubblico a quello che avrebbe detto con una premessa che, però, a quanto pare, non è stata sufficiente: «Comincio a fumare erba a mezzogiorno e col prosieguo della giornata divento di ora in ora più stupido». Tenendo conto che il Saturday Night Live va in onda in prima serata, è possibile che nel momento in cui ha cominciato il suo monologo Harrelson fosse al picco della stupidità. «I più grandi cartelli della droga [un gioco di parole basato sul fatto che in inglese si usa la stessa parola, drug, sia per indicare le sostanze stupefacenti che i farmaci, ndr] si sono messi d’accordo e hanno corrotto tutti i media e i politici e hanno costretto tutte le persone del mondo a chiudersi in casa, e poi hanno permesso a queste persone di uscire solo nel caso in cui avessero assunto le droghe del cartello, non una volta sola ma più volte, ancora e ancora», questo il punto di vista di Harrelson su pandemia, lockdown e campagne di vaccinazione.

C’è da dire che l’autodefinitosi «anarchico, marxista, edonista etico, empatico antidiscriminatorio, decostruzionista epistemologico, texano» (lo ha detto davvero) non è nuovo a tirate di questo tipo. In questi anni ha postato, e poi rimosso, sui suoi social la teoria secondo la quale la pandemia si spiega con una lettera e un numero: 5G. In un’intervista a Vanity Fair dello scorso maggio, poi, era tornato sulla questione Covid-19 spiegando nel dettaglio perché secondo lui l’obbligo di indossare la mascherina non aveva senso: «Perché io non credo nella teoria dei germi», aveva detto. Forse Woody Harrelson dovrebbe cambiare la sua agenda e cominciare a fare tutte le sue interviste e tutte le sue pubbliche dichiarazioni prima di mezzogiorno.