Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Waldo, l’app per trovare le foto in cui appari

Waldo è una startup basata ad Austin, Texas, che fra qualche mese rilascerà un’app in grado di portare la tecnologia del riconoscimento facciale a un nuovo livello di efficienza. Waldo chiederà all’utente di procedere all’atto molto comune di scattarsi un selfie, poi userà quella stessa foto per ricercare i tratti della persona interessata in un database fatto del lavoro di fotografi e fotoamatori.
Spiega il Technology Review del MIT: «Qualunque foto trovata verrà poi inserita in un album all’interno dell’app del tuo smartphone, e una notifica ti avviserà della riuscita dell’operazione». I creatori di Waldo, che hanno appena raccolto 5 milioni di dollari in un round di finanziamenti, prevedono di rilasciare per prima una versione per iPhone dell’applicazione, che avrà anche diverse funzionalità tipiche di un social network: permetterà di indicare i propri amici (e far sì che Waldo passi in rassegna le loro foto) e condividere i risultati delle ricerche.
Il Ceo e cofondatore di Waldo Rodney Rice ha dichiarato: «Renderemo molto facile averle [le foto di un evento] in modo da non assillare ripetendo il mantra “Ehi, mi mandi le foto della festa dell’altra sera?”».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.