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Facebook ha rimosso 1 milione e mezzo di video del massacro di Christchurch in 24 ore

L’ha comunicato su Twitter: a 24 ore dall’attacco di Christchurch, in Nuova Zelanda, Facebook aveva già bloccato 1,5 milioni di tentativi di condividere il video dell’attacco girato dal terrorista. Oltre 1,2 milioni di questi tentativi sono stati bloccati nel momento del caricamento, gli altri soltanto dopo essere stati condivisi. Facebook ha spiegato che ha deciso di bloccare tutte le versioni del video per volere delle autorità locali e «per rispetto verso le persone colpite dalla tragedia». Nonostante la reazione del social network, almeno 17 minuti dell’attacco sono stati trasmessi in diretta. L’omicidio di massa è stato poi accompagnato dalla pubblicazione online di un manifesto, secondo l’Atlantic  appositamente programmato per diventare virale, in cui Brenton Tarrant ha citato molti personaggi famosi tra cui Felix “PewDiePie” Kjellberg e Candace Owens: anche questo contenuto si è ovviamente diffuso attraverso i social.

Nonostante i tentativi di sopprimere la diffusione del video e del manifesto, è evidente come questi contenuti si siano rapidamente diffusi su piattaforme grandi e piccole e soprattutto su Youtube. Se 1,2 milioni di video sono stati bloccati durante il caricamento, 300mila sono rimasti su Facebook per chissà quanto tempo, forse per ore, prima di essere eliminati. «La diffusione rapidissima, su vasta scala, di questo contenuto – trasmessa in streaming su Facebook, caricata su YouTube e diffusa su Reddit – mostra quanto facilmente le piattaforme più utilizzate possano ancora essere utilizzate in modo improprio», ha scritto il senatore Mark Warner in una e-mail a Gizmodo. «YouTube in particolare deve ancora rendere conto del ruolo che ha svolto nel facilitare la radicalizzazione e il reclutamento».