100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Twitter ha affisso alcuni dei tweet più popolari sul 2020 in giro per New York
«Prima di accettare il 2021, ho bisogno di vedere alcuni termini e condizioni», «Se il 2020 fosse una persona sarebbe il mio ex». Nonostante le previsioni per l’anno che verrà non siano esattamente confortanti, tra nuove mutazioni britanniche del Covid-19 e il nostro governo non proprio stabile, la fine del 2020 è una liberazione. Non potremo festeggiare degnamente Capodanno, questo è vero, ma è tempo di bilanci: qualcosa di buono c’è stato, poco, ma c’è stato. Per concludere l’anno, Twitter ha scelto di affiggere alcuni dei tweet più divertenti sul 2020 negli spazi pubblicitari di New York: dalle pensiline degli autobus ai cartelloni mastodontici sui palazzi, i migliori slanci di umorismo sono disseminati per la città. Lo scopo della campagna è mostrare come i tweet abbiano messo in contatto le persone in tutto il mondo e come abbiano contribuito a strappare un sorriso in un anno difficile.
https://twitter.com/Twitter/status/1341161863103488003
Robin Tilotta, direttore marketing di Twitter, ha dichiarato: «Alla luce di tutto ciò che è accaduto quest’anno, siamo entusiasti di amplificare l’umorismo e la leggerezza che le persone hanno portato su Twitter». «Questi sono i tweet che ci hanno collegato e sollevato, e speriamo che le persone si uniscano a noi per celebrare la fine del 2020», ha continuato Tilotta. Quest’anno la pandemia, il relativo vortice di notizie e la paura, la quarantena e le elezioni presidenziali statunitensi hanno permesso ai social network di crescere in maniera esponenziale. Nel secondo trimestre del 2020 Twitter ha registrato una crescita degli utenti “monetizzabili” del 34 per cento: 186 milioni in più rispetto all’anno precedente, registrando la crescita più rapida da quando Twitter ha iniziato a utilizzare il sistema di misurazione attuale nel 2016.
https://twitter.com/Twitter/status/1341161853343334401
https://twitter.com/Twitter/status/1341069738181615617

Da "Abitare Futuro", il nuovo numero di Urbano, dieci domande a Carlo Ratti sulla prossima Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che più di tutte le edizioni precedenti coinvolgerà la città come fosse un’unica, enorme arena di incontro di pensieri e nuove idee.