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13:19 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Tutte le volte che internet ha scritto “fuck” nel 2016

30 Dicembre 2016

Sono le ultime ore, possiamo dirlo: il 2016 è stato anche un grande anno di imprecazioni. E la cosa non dovrebbe stupire nessuno, visti il noto numero di morti eccellenti, da una parte, e cose come la Brexit e la vittoria di Donald Trump dall’altra. Un eroico data analyst, Paul Stollery, ha deciso di vederci chiaro analizzando un’enorme mole di post su Twitter, Facebook, Instagram, Youtube, blog, sezioni commenti, forum e news. Ne è venuto fuori che, mentre Stollery scriveva il resoconto della sua operazione su Medium, quest’anno erano stati pubblicati la discreta cifra di 946.158.697 di “fuck”.

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Nello specifico, il dato più interessante del grafico-dei-fuck creato dall’autore del post ha a che fare con una giornata in particolare: il 9 novembre del 2016, il momento in cui internet, e il mondo intero, si è accorto che l’eccentrico miliardario Donald Trump sarebbe diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti. In quelle sole ventiquattr’ore, abbiamo scritto 7.638.384  di volte fuck. Per avere un’idea delle proporzioni del fenomeno, il secondo giorno dell’anno per imprecazioni ne conta soltanto 3.518.781, cioè meno della metà di quelle genuinamente destinate a Trump.

Stollery ha anche composto una pratica word cloud per comprendere in che modo è stata usata la parola magica (d’altronde in inglese si può dire “fuck yeah”, che ha un senso marcatamente positivo, ma anche “fuck this”, che è, diciamo, l’opposto): “What the fuck” domina incontrastato, e forse può servire da commento finale agli ultimi dodici mesi.

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Tra le persone più destinataria di fuck, tuttavia, Trump deve cedere lo scettro del primo posto all’industria del porno e dei siti di incontri.

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