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08:53 lunedì 27 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Nel suo discorso a Cleveland, Trump ha detto la verità?

22 Luglio 2016

Ieri a Cleveland, in Ohio, Donald Trump ha ricevuto la nomination a candidato repubblicano per la Casa Bianca, tenendo un acceptance speech che l’Economist ha definito «pericolosamente riuscito»: il miliardario di New York ha dipinto un’America dai tratti foschi, minacciata da crimine e immigrazione, preda di élite bugiarde e corrotte. Da più parti, e anche su queste pagine, è stato sottolineato come il discorso del tycoon sia stato composto quasi esclusivamente da slogan, con pochi riferimenti a politiche e strategie reali.

Il reparto di fact-checking del New York Times, però, partendo da queste medesime premesse, ha stabilito che «molti dei fatti [citati da Trump] si dimostrano essere corrispondenti a verità», per quanto spesso non la dicano tutta. Quando il candidato repubblicano dice che «l’anno scorso gli omicidi sono aumentati del 17% nelle 50 città più grandi d’America», ad esempio, cita un’analisi del Dipartimento di giustizia che notava anche come in altri centri importanti, come New York City, gli assassini nei primi mesi di quest’anno siano diminuiti del 25%.

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A Cleveland Trump ha anche detto che «nella città natale del presidente, Chicago, più di duemila persone sono state vittime di sparatorie soltanto quest’anno. E quasi quattromila sono morte nell’area urbana di Chicago da quando si è insediato alla Casa Bianca». Questi dati sono «fondamentalmente veri» secondo il Times, dato che la polizia di Chicago riporta più di 2200 sparatorie per il solo 2016, e l’altra cifra presentata è coerente con quella presente negli archivi dei murders dal 2009.

Naturalmente, il fact-checking non si esprime sulla buona fede con cui Trump ha usato le statistiche che ha citato: nel caso dei «180 mila immigrati illegali con precedenti penali a cui è stato ordinato di lasciare il Paese, e che tuttavia stasera se ne vanno in giro liberi di minacciare i cittadini», ad esempio, il miliardario si rifà correttamente a dati del Dipartimento di sicurezza nazionale, omettendo però di specificare che gran parte di quelle 180 mila persone non hanno sulla fedina penale alcun reato di natura violenta. In altri casi però Trump è riuscito a dire la verità pura e semplice, come nel caso del reddito medio familiare «diminuito di quattromila dollari dal 2000», un dato corrispondente alla realtà dei fatti.

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