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16:19 giovedì 13 novembre 2025
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
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L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.
È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo Il suo ruolo ne Il sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.
Papa Leone XIV ha rivelato i suoi quattro film preferiti e tra questi non ci sono né ConclaveThe Young Pope E neanche Habemus Papam e I due Papi né nessun altro film che parli di Papi.

L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca

Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».

13 Novembre 2025

Un sorriso teso, una fluente ma nervosissima sequela di risposte sulla difensiva e persino qualche errore sintattico: l’ultima conferenza stampa della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, convocata per neutralizzare le nuove rivelazioni sul dossier Epstein-Trump, è stata una prova durissima. Famosa, o per meglio dire famigerata, per la sua capacità di rispondere fluentemente a ogni domanda senza esitazioni e parlando a grande velocità, Leavitt è stata paragonata all’androide del film M3gan o al ChatGPT di Trump ed è considerata la migliore a rispondere alle domande della stampa, anche di quella più apertamente avversa al Presidente. Insultando, alla bisogna, anche le madri dei giornalisti. 

Sulle nuove rivelazioni riguardanti gli Epstein Files anche lei ha perso il suo proverbiale, robotico distacco. «Queste mail non provano assolutamente nulla se non che il Presidente non ha fatto nulla di male», ha detto. Attorno al diniego della Casa bianca di pubblicare i documenti secretati, cosa che Trump aveva promesso di fare in campagna elettorale, si è creata una popolarissima e insistentissima teoria del complotto che vuole il Presidente non solo a conoscenza ma coinvolto nei traffici di Epstein. Teoria che Leavitt ha definito, con un tono insolitamente arrabbiato, «una truffa democratica». A risollevare le polemiche è stata la recente pubblicazione, da parte del House Committee del Parlamento statunitense, di centinaia di file relativi al caso. Tra le oltre 20mila pagine di documenti pubblicati, i Democratici hanno denunciato la presenza di mail di Epstein in cui si parla proprio di Trump. Nel 2011 Epstein scriveva alla moglie e complice Ghislaine Maxwell: «Devi capire che Trump è un cane che abbia ma non morde… Vittima ha speso ore a casa mia con lui… e lui non è mai stato tirato in ballo». “Vittima” è il nome redatto di una ragazza, che Karoline Leavitt sostiene possa essere la principale accusatrice di Epstein Virginia Giuffrè.

In una mail del 2019 al giornalista Michael Wolff, Epstein afferma: «Ma certo che Trump sapeva delle ragazze, altrimenti perché avrebbe chiesto a Ghislaine di smetterla?». Le mail però non sono così incriminanti come i Democratici affermano: in nessuna delle stesse viene affermato che Trump abbia commesso dei reati. Tuttavia le email provano che Trump ha mentito in merito alla vicenda, perché sarebbe stato molto più informato di quanto sosteneva rispetto ai loschi traffici di Epstein e, soprattutto, non avrebbe fatto nulla per aiutare le ragazze coinvolte. 

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