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Thomas Pynchon compie 80 anni

Nel 1963 uno studente ventiseienne della Cornwell University, dove probabilmente seguiva i corsi di letteratura di Nabokov, pubblicò un romanzo intitolato V. È la storia picaresca di Herbert Stencil e della sua ricerca di una misteriosa donna chiamata V. ma è in verità molto più di questo: V. è, in estrema sintesi, un pastiche di politica, cultura pop, scienza e storia, ma soprattutto un esordio acclamato. Quello studente si chiamava Thomas Pynchon, oggi uno dei massimi scrittori viventi, da allora mai apparso in pubblico, diventando anche per questo una leggenda della letteratura di ogni tempo. Una delle scarne notizie biografiche che lo riguardano è la sua data di nascita. Pynchon è nato l’otto maggio del 1937 a Glenn Clove (Stato di New York) e dunque oggi compie 80 anni.

In occasione di questo compleanno, il Guardian ha pubblicato un editoriale elencando le ragioni per cui celebrare questa data. Pynchon viene indicato come uno degli scrittori più influenti delle ultime decadi, come un anticipatore (per esempio del cyberpunk), come uno scrittore profondamente politico e un maestro della lingua (il suo virtuosismo tocca l’apice in Mason&Dixon, dove utilizza l’inglese del Diciottesimo secolo) ma cosa meno scontata, viene definito da John Dugdale, autore dell’articolo, come una «ammirevole antitesi dei “romanzieri del selfie” contemporanei», avendo evitato qualunque accenno di auto-fiction e di vicende personali nei suoi libri.

Il suo capolavoro è da molti considerato L’Arcobaleno della gravità, opera-mondo ambientata durante la Seconda guerra mondiale, che si apre con uno degli incipit più citati di sempre: «Un grido s’avvicina, attraversando il cielo» (in inglese:«A screaming comes across the sky»). Sempre molto citata in proposito la storia della mancata vittoria del romanzo al Pulitzer, dove fu definito dai giurati (tra i quali figurava anche Gore Vidal) «illeggibile e osceno». Il libro avrebbe però vinto il National Book Award nel 1974. Molti sono ovviamente gli aneddoti e le ipotesi che riguardano Pynchon in persona, celebre anche la sua comparsata in un episodio dei Simpson. E su Youtube circolano alcuni video di possibili avvistamenti a New York, città dove lo scrittore ha dichiarato di vivere senza nascondersi: non viene riconosciuto, dice lui, semplicemente perché non è un volto pubblico.

Su Studio abbiamo parlato di Pynchon in occasione dell’uscita di Bleeding Edge e in un pezzo su Vizio di Forma e Los Angeles. Qui invece una recensione di Inherent Vice.