Hype ↓
22:03 lunedì 29 dicembre 2026
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.
Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza per un singhiozzo che andava avanti ininterrottamente da 9 mesi Il singhiozzo cronico dell'ex Presidente si è aggravato durante la detenzione in carcere, rendendo necessario il ricovero e anche la chirurgia.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.

A Shanghai Tesla ha obbligato i lavoratori a dormire in fabbrica

19 Aprile 2022

L’attività nella fabbrica Tesla di Shanghai è ripresa dopo lo stop imposto dalle autorità per contenere la diffusione del Coronavirus. La dirigenza di Tesla ha fretta di tornare ai livelli di produzione pre-pandemia, pre-lockdown. Talmente tanta fretta da apportare sostanziali modifiche alla politica aziendale. Secondo quanto riporta Bloomberg, infatti, in questi giorni gli operai della fabbrica hanno scoperto che da adesso in poi non dovranno più preoccuparsi dell’andirivieni da casa, visto che Tesla “offre” loro la possibilità di dormire nello stabilimento. Offre, però, non è forse la parola giusta, in realtà: impone.

Ovviamente ai lavoratori sarà fornito tutto il necessario per passare delle serene e confortevoli notti nella fabbrica: un sacco a pelo e un materasso, stando a quanto si legge in una circolare aziendale citata nel pezzo di Bloomberg. Nello stabilimento Tesla non c’è un dormitorio, ma lo spazio non manca: allo scopo saranno riconvertiti i locali in cui ora si trovano le docce, la sala intrattenimento e la mensa. Nell’attesa che un vero e proprio dormitorio venga costruito, tutti i lavoratori potranno “accomodarsi” sul pavimento. E ovviamente, visto che Shanghai sta vivendo la peggiore ondata di Covid-19 dall’inizio della pandemia e dato che la città si trova attualmente sotto un durissimo lockdown, gli operai di Tesla dovranno rispettare tutte le misure prese dalla fabbrica per proteggere la loro salute: per i primi tre giorni del loro “soggiorno” dovranno sottoporsi a un tampone quotidiano, farsi controllare la temperatura due volte al giorno, lavarsi le mani quattro volte al giorno, due la mattina e due la sera. Il cibo non mancherà, al contrario di quanto sta succedendo in questi giorni nel resto della città: tre pasti al giorno garantiti, più una “paghetta” di circa 400 yuan (circa 60 euro) per le spese extra. Alla richiesta di un commento da parte di Bloomberg, rappresentanti di Tesla hanno preferito declinare.

Tesla non è l’unica azienda ad aver adottato il cosiddetto “closed-loop system”, una politica industriale che prevede che per massimizzare la produzione e ridurre al minimo il rischio di infezione gli operai non lascino praticamente mai il luogo di lavoro. Da quando le fabbriche hanno ricevuto il permesso di far ripartire la produzione, più di 600 aziende hanno adottato questo modello. Fino allo stop delle attività imposto lo scorso 28 marzo, gli operai Tesla di Shanghai lavoravano su tre turni, la fabbrica rimaneva aperta 24 ore su 24, sette giorni su sette. Lo staff lavorava, a rotazione, quattro giorni alla settimana, con due giorni di riposo a disposizione. Ora, agli stessi lavoratori viene chiesto di lavorare, almeno fino all’1 maggio, dodici ore al giorno, sei giorni alla settimana.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.