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Più che Netflix e Amazon sono i siti porno a raccogliere più dati su di noi

I maggiori flussi di dati non provengono dai colossi dell’intrattenimento quali Netflix o Amazon, ma dai portali della pornografia online. Secondo i dati riportati da Quartzi siti che fanno capo al network Pornhub registrano quotidianamente 125 milioni di visite, con ricavi annuali pari a 97 miliardi di dollari Il vero dominus del settore è la canadese MindGeek, proprietaria di miriadi di aziende più piccole, piattaforme e aggregatori. Con centinaia di milioni di accessi, questa holding accede ai dati di un’enorme platea, ricavandone contenuti personalizzati. Veicolando soprattutto video di circa venti minuti, questi ultimi sono inoltre piuttosto economici da realizzare. MindGeek agisce da monopolista de facto dell’intrattenimento a luci rosse, mostrando particolare scaltrezza. L’analisi delle informazioni è affidata a programmi come Pornhub Insights, che passano in rassegna miliardi di informazioni, spesso filtrate attraverso macrosettori come politica o pop.

Il dominio della compagnia è reso possibile anche dalla mancanza di leggi ad hoc. Il professore della UCLA Raustiala evidenzia come i video hard vengano trasmessi in streaming, modalità di riproduzione che facilita ulteriormente la raccolta dati. Raustiala, autore con il collega Spigman di uno studio sul tema, sostiene che la MindGeek sia «all’avanguardia» se si parla di big data. L’azienda investe soprattutto sui contenuti su misura, puntando a conquistare nuovi utenti disposti a pagare per un abbonamento. Le società collegate attirano gli spettatori realizzando delle scene precise fin nei minimi dettagli, dal tipo di abiti ai colori dell’arredamento; analizzando i tempi di fruizione dei video è inoltre possibile tracciare un identikit, più o meno accurato, del pubblico di riferimento; sono meccanismi simili a quelli usati da Netflix con gli algoritmi.

Poiché i contenuti pornografici non prevedono budget paragonabili alle grosse produzioni hollywoodiane, possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti del pubblico: durante il 2018, ad esempio, i dati Pornhub Insights hanno visto prevalere le ricerche legate a Stormy Daniels e Fortnite. Il potere delle società leader nel porno non è solamente economico: le ricerche concordano sull’influenza esercitata dai filmati su vita e abitudini sessuali degli spettatori. Va infine considerata l’importanza per il settore della tecnologia: basti pensare all’implementazione di nuovi strumenti (YouPorn nel 2018 ha sperimentato servizi di Intelligenza Artificiale e una ricerca per emoji), mentre diverse case di produzione iniziano ad utilizzare la realtà virtuale.