Hype ↓
15:43 martedì 2 dicembre 2025
Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia Le tracce sono comparse a sorpresa e sarebbero state ispirate da una vacanza italiana del musicista, intristito dalla pioggia autunnale.
Il sindaco di Pesaro si è dovuto scusare perché ha coperto di ghiaccio la statua di Pavarotti per far spazio a una pista di pattinaggio Ma ha pure detto che Pavarotti resterà "congelato" fino a dopo l'Epifania: spostare la statua o rimuovere la pista sarebbe troppo costoso.
Siccome erano alleati nella Seconda guerra mondiale, la Cina vuole che Francia e Regno Unito la sostengano anche adesso nello scontro con il Giappone Indispettita dalle dichiarazioni giapponesi su Taiwan, la diplomazia cinese chiede adesso si appella anche alle vecchie alleanze.
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore che si era travestito da sua madre per riscuoterne la pensione Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".

Saltburn non è un film da prendere sul serio

L'opera seconda di Emerald Fennell, disponibile su Prime Video dal 22 dicembre, è pura estetica della provocazione, intrattenimento camp mascherato da lotta di classe.

29 Dicembre 2023

C’era grande attesa per il nuovo film di Emerald Fennell, il successo di critica di Promising Young Woman, che l’ha portata all’Oscar per la miglior sceneggiatura 2021, ha fatto della regista e sceneggiatrice (e prima ancora già attrice) un nome di primo piano nel panorama del nuovo cinema inglese; dopo essere stato presentato al Telluride, distribuito nelle sale americane, e nominato a due Golden Globe (miglior attore in un film drammatico per Barry Keoghan e miglior attrice non protagonista per Rosamund Pike), Saltburn è arrivato in Italia direttamente su Prime Video (in catalogo dal 22 dicembre).

Oxford, 2006: Oliver Quick (Keoghan) grazie a una borsa di studio viene ammesso al prestigioso New College. È un pesce fuor d’acqua, gli altri studenti lo evitano, è socialmente poco accettabile farsi vedere accompagnati da un pezzente. Riesce a fare amicizia solo con un genio della matematica, ancora più isolato di lui. Le cose cambiano quando conosce Felix Catton (Jacob Elordi), uno dei ragazzi più popolari della scuola. Tra i due nasce un’amicizia ambigua, opportunismo e tenerezza si confondono tra loro… Dopo alti e bassi, Felix invita Oliver a passare le vacanze estive a Saltburn, la tenuta di campagna della sua eccentrica famiglia: una madre ex modella (lesbica, per un periodo) che disprezza le proprie figlie, un padre lunatico e assorto in un mondo distante, più vari personaggi bislacchi e velenosi che sfilano, spiano e cospirano tra le tappezzerie e l’architettura eclettica dell’imponente villa (si tratta da Drayton House, nei pressi di Lowick nello Northamptonshire). In questa estate soleggiata e traboccante di desiderio inizia così un gioco di seduzioni, tradimenti e manipolazioni che porteranno a un epilogo teatrale e drammatico, traghettando la storia dai toni del dramma romantico a quelli della commedia nera e grottesca. Ci sono amori non corrisposti, invidie, gelosie, sentimenti repressi e passioni inesprimibili in questo affresco campestre chic popolato da riccastri distratti e da arrampicatori ingegnosi.

La storia si snoda in una deliziosa atmosfera malsana e decadente, un maniero di campagna con troppe stanze, pieno di fantasmatiche presenze, quelle dei film suoi predecessori. Si potrebbe compilare un ricco elenco di omaggi, ispirazioni e rimandi: un po’ aiuterebbe a orientarsi nel dedalo dell’immaginario che lo anima, certo, ma il fascino complessivo del film, come negli esiti più felici della cinematografia postmoderna, va oltre al semplice catalogo degli ingredienti buttati nel pentolone. C’è ovviamente Il talento di Mr. Ripley di Patricia Highsmith (portato sul grande schermo da Anthony Minghella), ma ci sono anche echi di Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, Maurice di James Avory (dal romanzo di E. M. Forster) e Another Country di Marek Kanievska. Ma c’è di più, come Ritorno a Brideshead, dalla penna di Evelyn Waugh, autore che non a caso viene citato in un dialogo tra i due protagonisti – tutto frullato con dinamiche giovanilistiche e look “trendy” alla Gossip Girl.

C’è però, ancora, anche uno sguardo – più profondo – al cinema di Joseph Losey, basta ricordare Il servo (1963) e Messaggero d’amore (1971). Del primo, a scanso di equivoci, in Saltburn viene ricreata anche l’emblematica inquadratura del protagonista (Dirk Bogarde allora, Barry Keoghan adesso) che, di spalle, osserva in uno specchio convesso un mondo che non gli appartiene, rappresentato dal datore di lavoro altolocato. Sulle vicende del servitore manipolatore che sottomette psicosessualmente il suo padrone il Mereghetti scrive: «Un saggio sui rapporti di classe con la logica di un thriller, l’atmosfera di sfascio e di decadenza è resa con uno stile barocco ma mai fine a se stesso, e lo sviluppo dei rapporti tra i personaggi segue logiche imprevedibili ma spietate». Idem per Saltburn. In Messaggero d’amore invece al centro dell’intrigo c’è un giovanissimo poveretto, ospitato nella villa di campagna di un ricco compagno di scuola, che si trova a fare da portalettere tra la sorella dell’amico e un aitante fattore (finisce male). Volendo poi ricollegarsi all’immagine dello straniero carico di energia sessuale che sconvolge gli equilibri di una famiglia dell’alta borghesia si arriva senza troppo sforzo a Teorema di Pasolini. Fennell si inserisce così in questo filone seducente in cui la lotta tra le classi sociali si esplicita in un conflitto psicosessuale, in cui le narrazioni romantiche vengono ibridate dai meccanismi del thriller.

Saltburn si configura così come un paciugo cinematografico senza vergogna – impenitente – che privato della dimensione teorica (e retorica) di Promising Young Woman (film programmatico del post #MeToo) rivela il talento sensuale e superficiale di Fennell, autrice di grande furbizia, che nell’onestà di un racconto più divertente che disturbante trova la sua dimensione, subdola e sfacciata. Fondamentale, oltre alla suggestione della messa in scena, fondamentale per dare stabilità a questo pastiche il lavoro del cast, trascinato da Barry Keoghan (Il sacrificio del cervo sacro, Gli spiriti dell’isola), attore dal carisma incredibile che appena avrà la voglia di cedere a un bel biopic da Oscar otterrà con facilità anche la stima del pubblico della domenica (speriamo tenga duro) e da Rosamund Pike, che aggiunge alla sua filmografia un nuovo grande personaggio meravigliosamente disturbato.

Resta invece un oggetto (del desiderio) misterioso Jacob Elordi, bonazzone dallo sguardo spento che sembra trovarsi sempre fuori posto (Euphoria, Priscilla). In una scena del film il suo personaggio, Felix, è intento nella lettura di un libro, un volume della saga Harry Potter, una delle tante esche per millennial sparse nella pellicola (dal piercing al sopracciglio so last year alla colonna sonora con Sophie Ellis Bextor), e proprio in merito a questa reference letteraria vale la pena ricordare il commento polemico che ne fece Antonia S. Byatt: «Ms Rowling’s magic world has no place for the numinous. It is written for people whose imaginative lives are confined to tv cartoons and the exaggerated (more exciting, not threatening) mirror-worlds of soaps, reality tv and celebrity gossip». Anche il cinema della Fennell è così (il che però, attenzione, non è detto che sia un male): un mondo dove l’eccitazione sovrasta l’incombenza del dramma, in un mondo senza profondità fatto di specchi che riflettono il vuoto. Saltburn è così, e se c’è un messaggio o una poetica al di là delle immagini – contemporaneamente lussureggianti e marcescenti – poco interessa, l’idea di una lotta di classe queer passa in secondo, terzo piano, scompare, nemmeno arriva a lambire la superficie, la predominanza di un’estetica della provocazione fagocita tutto – l’approccio cerebrale, la logica, la geometria, la morale da sovvertire o da mettere in discussione, poco importa – lasciando spazio a una forma vivacissima di intrattenimento, riciclato e sadicamente spassoso, genuinamente e finalmente – ancora una volta – camp (la scena finale, sfrenata e smutandata, è già uno slurposissimo manifesto).

Articoli Suggeriti
Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia

Le tracce sono comparse a sorpresa sulla piattaforma e sarebbero state ispirate a una vacanza italiana fatta con la sua compagna.

È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop

Noto al grande pubblico come vincitore di un Oscar e di un Golden Globe per la sceneggiatura di Shakespeare in Love.

Leggi anche ↓
Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia

Le tracce sono comparse a sorpresa sulla piattaforma e sarebbero state ispirate a una vacanza italiana fatta con la sua compagna.

È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop

Noto al grande pubblico come vincitore di un Oscar e di un Golden Globe per la sceneggiatura di Shakespeare in Love.

A Sanremo tiferemo per Sayf

Padre italiano, madre tunisina, una vita tra Rapallo e Genova, non riesce a scegliere chi preferisce tra Bob Marley e Fabrizio De André, ma soprattutto è una delle più interessanti novità del rap italiano: la nostra intervista, per arrivare preparati al Festival.

La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait

Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.

A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani

Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a novembre in redazione.