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04:26 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

La miglior produttrice di sakè al mondo è una donna

13 Gennaio 2021

Miho Imada ha 59 anni e produce il sakè migliore al mondo ad Akitsu, una piccola cittadina di pescatori affacciata sul mare interno nella prefettura rurale di Hiroshima. Imada è una delle poche donne tôji, o mastri birrai, che producono artigianalmente la famosa bevanda alcolica giapponese derivata dal riso. È apparsa nel documentario del 2019 Kampai! Sake Sisters e nel 2020 è stata inserita nella lista delle 100 donne più influenti al mondo della Bbc. Imada è tra le poche donne – circa un trentina a fronte di 1200 tôji – a fare questo mestiere, che in Giappone è tradizionalmente svolto dagli uomini. Come racconta il Guardian, Imada ha iniziato a fare questo lavoro 25 anni fa, quando dopo un’esperienza nel mondo dell’arte contemporanea e del teatro a Tokyo, è tornata nella sua cittadina natale e ha deciso di prendere in mano l’attività del padre, la cui azienda produceva sakè dal 1867.

Ha affiancato per 8 anni il tôji che collaborava con suo padre, imparando così tutti i segreti del mestiere e dedicando la sua vita al lavoro. Quando il padre è andato in pensione nel 2016, era pronta a prendere le redini dell’azienda, visto che suo fratello maggiore nel frattempo aveva deciso di diventare medico e non era per nulla interessato all’attività di famiglia. In quel periodo, il sakè stava perdendo di smalto, visto che i giovani giapponesi lo associavano agli impiegati ubriachi: nella metà degli anni Settanta, i giapponesi bevevano infatti qualcosa come 1,67 miliardi di litri di sakè all’anno, secondo i dati dell’agenzia fiscale nazionale, ma nel 2014 il consumo interno si è ridotto a 557 milioni di litri. Negli anni Ottanta c’erano circa 3500 aziende produttrici, ora sono solo 1200. Per tutti questi motivi, Imada ha scelto di concentrarsi sulla produzione di sakè di fascia alta e non su quello in serie e ciò ha decretato il suo successo: il suo marchio è infatti riconosciuto non solo nel suo Paese, ma anche in America e in Europa.

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