Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Salman Rushdie e le recensioni su Goodreads


Nei giorni scorsi Salman Rushdie, lo scrittore autore de I versetti satanici, ha postato alcune recensioni sul sito Goodreads.com, un social network recentemente acquisito da Amazon specializzato proprio nei cosiddetti lettori forti, che qui possono consigliare opere da leggere e far leggere. A causa delle impostazioni della privacy del sito, però, i commenti di Rushdie sono stati resi pubblici e sono quindi visibili da tutti. Il Washington Post ne ha approfittato e ha subito realizzato un grafico in cui ha comparato i i voti dell’autore a quelli medi della community di Goodreads.

Al quotidiano britannico Independent Rushdie ha spiegato che pensava che le sue interazioni con il sito fossero private e servissero a personalizzare i titoli proposti dal sito (che ha un algoritmo simile a quello di Amazon grazie al quale “capisce” i gusti degli utenti-lettori). Invece, il tutto è stato reso pubblico, comprese le tre stellette date a Il buio oltre la siepe di Harper Lee.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.