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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Quali sono le opere più violente della letteratura?

07 Maggio 2018

Ci sono diversi generi canonici che si contendono la violenza esplicita nella letteratura: l’horror, il giallo, a volte il thriller. Ci sono libri, però, che sono talmente violenti in alcune scene da costituire quasi un genere a sé stante. Su Lit Hub si sono impegnati a sceglierne soltanto 9.

Secondo Emily Temple, al primo posto c’è Meridiano di sangue di Cormac McCarthy, che già dalle prime pagine presenta al lettore un protagonista incline alla violenza più irrazionale. Nel libro, definito da Harold Bloom «il più grande libro scritto dai tempi di Mentre morivo di Faulkner», l’aggressività fine a se stessa diventa più intensa man mano che si procede nella lettura. Pagine impegnative anche quelle di Piercing di Ryu Murakami, il cui protagonista perverso e meticoloso immagina di pugnalare le sue vittime con un punteruolo da ghiaccio. Sempre sul filone della violenza solo fantasticata c’è American Psycho, il romanzo di Bret Easton Ellis che l’omonimo film con Christian Bale ha reso famoso nel 2000. Mentre nel film l’interpretazione è abbastanza chiara, nel romanzo è meno chiaro se le truculente fantasie del protagonista siano soltanto tali.

Di 2666, il lungo romanzo in cinque parti di Roberto Bolaño, a lasciare un segno durante la lettura è sicuramente la parte degli omicidi – per la precisione, 112 – che avvengono nel libro si susseguono nel giro di pochi anni, nella piccola cittadina di Santa Teresa. L’episodio, scrive Temple, è il cuore pulsante della narrazione. Non si esce indenni nemmeno da un romanzo apparentemente innocuo come L’uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami, che in una singola scena concentra la più straziante delle torture che si possano immaginare.

Il garzone del macellaio è il romanzo di Patrick McCabe che lascia immaginare già dal titolo diverse scene sanguinolente, in un crescendo di suspence che rivela solo alla fine gli orribili crimini compiuti dal protagonista. Poi c’è La fabbrica degli orrori di Iain Banks, che parla di un piccolo assassino misogino a cui piace uccidere le vespe, e Arancia Meccanica, il romanzo di Anthony Burgess considerato ancora più violento della sua più famosa trasposizione cinematografica, diretta da Kubrick.

A concludere la lista c’è una sorta di intruso: non si tratta di un romanzo ma di un’opera teatrale di Shakespeare che, a detta di Temple, all’epoca della sua messa in scena fece addirittura svenire il pubblico. Tito Andronico è forse la sua tragedia più violenta, con tanto di decapitazioni, stupri e mutilazioni di vario genere, raccontate nel dettaglio.

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