Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Robot che scrivono a mano: cosa sono e come riconoscerli


Il vasto mercato delle truffe postali non conosce orizzonti né ostacoli: l’ultima trovata è un nuovo tipo di robot in grado di scrivere “a mano” imitando la grafia umana. Come scrive Clive Thompson su Medium, la trovata non è solo l’ultima meraviglia della robotica: molte società di marketing e pubblicità stanno puntando sulla scoperta per avere messaggi pubblicitari dall’apparenza umana e intima – l’inchiostro, la manualità, tutte cose trascurate in virtù dei computer – eppure a basso costo. Di seguito un video di dimostrazione in cui si vede una di queste macchine all’azione.
Esistono dei trucchi per riconoscere una lettera scritta a mano da un robot da quella scritta da una persona, sono tre caratteristiche da tenere d’occhio. Innanzitutto la sospetta regolarità della pressione della penna che è evidente nella grafia robotica e invece assente in quella umana, in cui le stanghette di alcune lettere contengono di solito un punto centrale più scuro e denso; la stessa disumana precisione la si ritrova nei puntini delle i, che i robot posizionano sempre perfettamente, allo stesso modo, senza alcuna sbavatura o irregolarità; infine, occhio ai margini, che nella grafia robotica non variano mai e, come detto, non contengono alcuna imperfezione.
Insomma, dubitate delle grafie perfette e regolari e sperate che i programmatori di queste macchine non imparino a renderle meno precise, altrimenti sarà vero quello che Thompson scrive, la grafia sarà il nuovo test di Turing.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.