Hype ↓
11:50 martedì 2 settembre 2025
La turistificazione in Albania è stata così veloce che farci le vacanze è diventato già troppo costoso I turisti aumentano sempre di più, spendono sempre di più, e questo sta causando gli ormai soliti problemi ai residenti.
Nell’assurdo piano di Trump per costruire la cosiddetta Riviera di Gaza ci sono anche delle città “governate” dall’AI Lo ha rivelato il Washington Post, che ha pubblicato parti di questo piano di ricostruzione di Gaza che sembra un (brutto) racconto sci-fi.
Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.
Miley Cyrus è diventata la prima celebrity a fare da testimonial a Maison Margiela La campagna scattata da Paolo Roversi è una rivoluzione nella storia del brand.
Andrea Laszlo De Simone ha rivelato la data d’uscita e la copertina del suo nuovo album, Una lunghissima ombra Lo ha fatto con un post su Instagram in cui ha pubblicato anche la tracklist completa del disco.
Il Van Gogh Museum di Amsterdam rischia la chiusura a causa di lavori di ristrutturazione troppo costosi Lo dice il museo stesso: servono 121 milioni di euro per mettere a posto la struttura. Il Van Gogh Museum pretende che a pagare sia il governo olandese. Il governo olandese non è d'accordo.
C’è grande attesa attorno a The Voice of Hind Rajab, il film che potrebbe essere la sorpresa di questa Mostra del cinema Per i nomi che lo producono, per il regista che lo dirige e soprattutto per la storia vera che racconta: quella di una bambina di 6 anni, morta a Gaza.

Ricordando Robin Williams

Uno sguardo alla carriera dell'attore scomparso, da Mork & Mindy a una puntata funerea di Louie per arrivare al suo ruolo per eccellenza, a cui alla lunga è rimasto incastrato (cosa che succede perlopiù ai grandi).

13 Agosto 2014

Di Mork & Mindy ho dei ricordi sfocati. Ricordo che passava spesso in televisione, che piaceva molto alle mie cugine, canticchiavo la sigla e facevo quello strano saluto con la mano. Ero molto piccolo e sinceramente non ho memoria né delle storie né di lui. Il primo ricordo che ho di Robin Williams è legato a un altro film. All’epoca io e la mia famiglia andavamo spesso in videoteca. Adesso a ripensarci sembra una cosa molto strana, ma lo si faceva. Mi piaceva molto: passavo ore e ore a guardare quegli enormi faldoni con le copertine delle VHS messe in ordine alfabetico. Le mie preferite erano ovviamente quelle degli horror o degli action. Le conoscevo a memoria e avrei dato qualsiasi cosa pur di vederli tutti. Alla fine erano ovviamente i miei genitori a decidere cosa noleggiare. Io mi lamentavo un po’, ma ci potevo fare ben poco. Una sera, mentre avrei voluto vedere I Dominatori dell’Universo, i miei noleggiano L’Attimo Fuggente. E anche se non c’era nessuna esplosione e neanche un inseguimento, presi una decisione piuttosto radicale, dettata probabilmente dalla mia giovane età. “Sarà il mio film preferito di sempre per tutta la vita!”. Non lo rivedo da molto tempo, ma sono sicuro che se lo rifacessi oggi qualche lacrima la verserei ancora. Alla prima visione il film mi devastò, sentimentalmente parlando. Ricordo che io e mia madre piangevamo disperati. Mio padre, virilmente, invece si annoiò molto. Mi rimase negli occhi e nel cuore il Professor Keating, questo strano piccolo uomo che riusciva a cambiare le vite di quegli studenti e li portava ad appassionarsi di arte, di poesia e d’Amore. Un pirata, un anarchico che se ne infischiava delle regole e delle convenzioni scolastiche – all’epoca tutto quello che più odiavo – per qualcosa di più grande e importante. E il mio cuore di dodicenne si infiammò.

Per me Robin Williams non era quell’istrione che era per chi lo aveva visto nei suoi numeri di stand up o nelle sue famosissime commedie. Per me era quella figura paterna che mi aveva fatto salire in piedi su un banco facendomi urlare “Capitano, mio capitano!”. E si vede che anche altri si fecero quell’idea. Tra cui molti produttori. Robin Williams per un lungo periodo della sua carriera s’è trovato a interpretare sempre la stessa parte. Un uomo saggio, buono, un po’ pazzo forse, ma con tanto cuore. Il Dr. Malcolm Sayer nel lacrimevole Risvegli al fianco di Robert De Niro. Parry, il barbone sognatore ne La Leggenda del Re Pescatore. Il fanciullesco e puro creatore di giocattoli di Toys. Il ragazzino nel corpo di un adulto nell’orribile Jack di Francis Ford Coppola o ancora l’androide dal cuore ne L’Uomo Bicentenario. Una carriera indelebilmente segnata da un solo film. Ho sempre immaginato che per un attore come lui, capace di cambiare registro alla velocità della luce, con nelle corde un’infinità di ruoli diversissimi uno dall’altro, questa fosse una vera e propria condanna. Meno di dieci anni dopo L’Attimo Fuggente, Robin Williams finisce ne L’Attimo Fuggente 2, ovvero Good Will Hunting. Alla regia c’è uno dei nomi di punta del cinema indipendente statunitense: Gus Van Sant. Alla sceneggiatura due giovanissimi ragazzi di Boston: tali Ben Affleck e Matt Damon. Vengono dalla strada, ma sognano in grande. E poi c’è lui, Robin Williams. L’attore è leggermente invecchiato: non ha più la faccia del professor che strappava le pagine dai libri di Storia. Oggi ha la barba lunga, che sta ad indicare che alle spalle c’è “un dramma brutto”, ha dei maglioni e delle giacche che lo identificano subito come figura responsabile e rassicurante. Ma noi che lo vediamo al cinema o dalla poltrona di casa abbiamo subito scoperto il trucco. Lo psicologo Sean Maguire, quello strano uomo che aiuta il Genio Ribelle Matt Damon è sempre lui, il professor Keating.

Subito dopo ci sono altri due film che ribadiscono ancora il concetto: l’imbarazzante Al di là dei Sogni, dove il nostro muore e finisce in un paradiso dove c’è un dalmata, Cuba Gooding Jr. e dei quadri animati con una computer grafica orribile, e poi Patch Adams. Qui è un medico che, contro ogni regola e contro il volere di tutti gli altri cattivissimi medici, aiuta i suoi pazienti facendoli ridere. Due film ricattatori e bruttini che forse lo convincono ad abbandonare questa figura ormai stanca e asfittica del saggio uomo controcorrente. Dalla fine degli anni Novanta in avanti Williams ha tentato di dare un’ulteriore sterzata alla sua carriera, partecipando a commediole come Vita Da Camper o Una Notte al Museo oppure concentrandosi su ruoli totalmente inaspettati per uno come lui: il maniaco di One Hour Photo o l’assassino di Insomnia, il thriller di Christopher Nolan. Forse la sua stella non era più brillante come un tempo ma almeno l’attore aveva riacquistato la capacità – e la possibilità – di rinascere come attore e tornare a sperimentare. Ultimamente l’abbiamo visto in un piccolissimo ruolo nella serie televisiva Louie. I due si incontravano per la prima volta in vita loro al funerale di un vecchio loro conoscente, il manager di un comedy club. Dopo aver passato la giornata insieme si fanno una promessa: uno dei due dovrà partecipare al funerale del primo a morire.

Immagine:  Robin Williams nel 1997  (Frazer Harrison / Getty Images)

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.