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È morto Robert Downey Senior, regista sperimentale

Regista, attore, scrittore, provocatore e padre di Robert Downey Jr., Robert Downey Sr. è morto a 85 anni nella sua casa di Manhattan. Il New York Times l’ha ricordato con un obituary che racconta perché i suoi film sono considerati di culto nell’ambiente underground. «I suoi film non hanno fatto molti soldi, ma hanno attirato tanta attenzione e influenzato molti registi più giovani», scrive Neil Genzlinger, riferendosi in particolare a Putney Swope, del 1969, oggi considerata la sua opera più importante, una commedia su un uomo nero che viene accidentalmente eletto presidente di un’agenzia pubblicitaria di Madison Avenue. In una recensione entusiasta pubblicata sempre sul New York Times, Vincent Canby lo definì «divertente, immaturo, brillante, osceno, disarticolato, meraviglioso, indecifrabile e stimolante». Il film incassò soltanto 2,7 milioni di dollari, ma nel 2016 la Library of Congress l’ha incluso nella National Film Registry, selezione esclusiva di film con un significato culturale o storico fondamentale.

Un altro film di Robert Downey Sr. da recuperare è Greaser’s Palace (1972), in cui una figura simile a Cristo che indossa uno zoot suit (il tipico abito di musicisti e ballerini afroamericani) atterra nel selvaggio West con un paracadute. Paul Thomas Anderson (che ha voluto Mr. Downey Sr. per una piccola parte nel suo successo del 1997, Boogie Nights) è tra i registi che lo cita come un’influenza fondamentale. Oltre a Putney Swope e Greaser’s Palace, è importante citare Pound (1970), ma per motivi diversi. Il film è una satira politica in cui gli attori interpretano dei cani randagi. Tra loro c’è anche Robert Downey Jr. al suo debutto cinematografico. Ha 5 anni e interpreta un cucciolo.