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Chi era Robert Blake, l’attore protagonista di Baretta ma anche un personaggio molto lynchiano

Robert Blake, l’attore morto ieri all’età di 89 anni, è stato protagonista di moltissimi film e serie tv nella sua carriera, cominciata quando era soltanto un bambino di nome Mickey Gubitosi (il suo nome di battesimo era Michael James Gubitosi) e fu scelto per sostituire Eugene “Porky” Lee, estromesso dal cast perché la pubertà lo aveva reso inadatto a una serie di corti intitolata Le simpatiche canaglie. Diventato adulto, Mickey Gubitosi scelse il nome d’arte di Robert Blake e divenne famoso per l’interpretazione del detective Anthony Vincenzo “Tony” Baretta nella serie Abc andata in onda negli Stati Uniti per quattro stagione, dal 1975 al 1978. Un’interpretazione per la quale Blake vinse un Golden Globe come Miglior attore protagonista in una serie drammatica e un Emmy, sempre per il Miglior attore in una serie drammatica. Il successo televisivo fece di Blake un nome interessante anche per il cinema: negli ha recitato in moltissimi film, il più noto è sicuramente Strade perdute di David Lynch (la sua parte era quella dell'”uomo misterioso”), del 1997, che è stata anche la sua ultima interpretazione.

Quattro anni dopo l’uscita di Strade perdute, infatti, la carriera di Blake finì. Nel 2001, sua moglie, Bonny Lee Bakley fu uccisa a colpi di pistola mentre si trovava da sola, nella macchina appartenente al marito, nel quartiere Studio City di Los Angeles. Interrogato dalla polizia sull’accaduto, Blake raccontò di aver lasciato la donna sola in macchina per tornare nel ristorante italiano in cui avevano appena cenato assieme: doveva recuperare la sua arma da fuoco personale, che aveva dimenticato nel locale. Ritornato al veicolo, disse l’attore agli inquirenti, aveva trovato il cadavere della moglie. Nel 2005, dopo un lungo processo durante in quale Blake aveva passato anche un anno in carcere in attesa di giudizio, un giuria di Los Angeles lo aveva giudicato non colpevole.

La morte della moglie di Blake divenne un caso mediatico e quello contro l’attore fu paragonato al più famoso processo a una celebrity americana di tutti i tempi: The People v. OJ Simpson. A complicare ulteriormente la vicenda ci fu una sentenza in sede civile che condannò Blake a risarcire la famiglia della moglie per trenta milioni di dollari. L’attore provò a ricorrere in appello contro questa decisione del giudice, ma tutte le sue richieste furono sempre respinte. Alla fine fu costretto a dichiarare la bancarotta. Si è sempre dichiarato innocente. Dopo la notizia della sua morte, la nipote Noreen Austin ha diffuso un comunicato stampa in cui dice che Blake è morto «circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici», a causa di una patologia cardiaca.