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00:04 martedì 1 luglio 2025
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.
La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.

Le bambine iniziano a pensare di essere meno intelligenti dei maschi a sei anni

30 Gennaio 2017

Una ricerca pubblicata su Science ha avuto per oggetto 400 bambini americani di età compresa fra i cinque e i sette anni, e si è articolata attorno a due esperimenti: nel primo, i partecipanti hanno letto una storia su un personaggio «molto, molto intelligente» di cui non venivano specificate le generalità. Poi, messi di fronte a quattro fotografie – due raffiguranti uomini, due raffiguranti donne – hanno scelto di quale persona si parlava: i cinquenni, maschi e femmine, hanno indicato il loro genere di appartenenza nel 75% dei casi; le bambine di sei anni invece, diversamente dai loro coetanei di sesso maschile, si sono dimostrate leggermente più tendenti a scegliere le foto di individui del sesso opposto.

Montessori School

Nel secondo esperimento, i bambini sono stati messi di fronte a un nuovo gioco da tavolo. Per alcuni, il gioco è stato presentato come dedicato a «bambini molto intelligenti», mentre ad altri «per bambini che ce la mettono tutta». Le partecipanti di sei e sette anni hanno apprezzato la prima situazione quanto i bambini, ma molto meno dei maschi nel secondo caso. In altre parole, a quell’età le bambine sono già inconsciamente portate a sentirsi meno brillanti dei maschi. Questo perché – spiegano i ricercatori delle università di Princeton, New York e Illinois che hanno condotto la ricerca – soffrono dei condizionamenti mediatici, e di quelli risultanti dal rapporto con insegnanti e compagni di scuola: il genio è ancora considerato una prerogativa maschile.

Il professor Andrei Cimpian, uno dei ricercatori coinvolti, ha detto a Bbc: «È scoraggiante vedere che questi effetti emergono così presto. Quando li vedi nei bambini, ti rendi conto di quanto la strada è in salita». Anche perché, ammoniscono gli scienziati, questi condizionamenti possono dare il la ad effetti valanga, influendo negativamente su scelte scolastiche e carriere lavorative.

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