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16:12 venerdì 12 dicembre 2025
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.

Com’è il nuovo hotel Watergate, riaperto da poco

18 Luglio 2016

Un articolo apparso sulla versione weekend del Financial Times racconta come è cambiato il Watergate, il complesso di edifici che ha fatto da sfondo al celebre scandalo che nel 1972 ha portato all’impeachment e alle dimissioni del presidente Richard Nixon: dopo nove anni di inattività, l’hotel, che si trova accanto a tre palazzi residenziali e due blocchi di uffici, riapre al pubblico. Il suo restauro è costato 125 milioni di dollari.

Il complesso si staglia a poca distanza dal fiume Potomac, ed è la realizzazione di un progetto dell’architetto italiano Luigi Moretti, che lo concepì vedendolo poi costruito dalla Società generale immobiliare (quella di Michele Sindona, per intenderci). Quando ha aperto, nel 1965, era il primo progetto di sviluppo urbanistico con edifici multiuso, e portava con sé – spiega il Financial Times – «una visione moderna, sofisticata, europea di come una persona poteva vivere». Nel complesso c’erano locali, studi medici e dentistici, piscine, e i bagni contrariamente all’uso americano avevano il bidet. Ma non era piaciuto a tutti: un critico del Washington Post lo aveva definito appropriato «come una spogliarellista che si esibisce al funerale di tua nonna».

Hotel Watergate

In breve tempo, l’hotel (aperto nel ’67) divenne uno dei luoghi di residenza delle élite politiche: alcuni membri dell’entourage di Nixon ci vivevano, tra i quali il procuratore generale John Mitchell, e in seguito lo avevano scelto come casa anche personaggi come Condoleeza Rice e Monica Lewinsky dopo lo scoppio dello scandalo. Oggi, dopo il restauro, tra le altre cose può vantare interni disegnati dall’archistar israeliana Ron Arad, uniformi dello staff pensate da Janie Bryant (costumista della popolare serie Mad Men) e pranzi e cene di Michael Santoro, uno degli chef più in ascesa della scena culinaria americana.

I nuovi proprietari dell’hotel, Jacques e Rakel Cohen della società Euro Capital Properties, l’hanno comprato per 45 milioni di dollari nel 2010, e hanno deciso di puntare con decisione sull’omonimo scandalo ai fini di marketing: la linea telefonica per le prenotazioni ha un numero che finisce con 1972, le chiavi hanno un cartellino che dice «non c’è bisogno di fare irruzione», e sulle penne si leggono le parole «L’ho rubata all’hotel Watergate».

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