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00:43 martedì 1 luglio 2025
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.
La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.

Una compilation raccoglie il suono perduto delle radio pirata inglesi degli anni ’90

16 Febbraio 2021

La compilation di “Death Is Not the End”, etichetta discografica nonché programma NTS Radio, è la cartografia formato audio di una Londra che è scomparsa, una reliquia della vita di rave, pre Shazam e pre Spotify. Intitolata con il nome di un brano di Nick Cave e fondata nel 2014 da Luke Owen, archivista musicale come lo chiama il Guardian, l’etichetta ha raccolto negli anni, più o meno dai Novanta, tutte le pubblicità, consigli, richieste, che passavano sulle radio pirata inglesi, «i suoni perduti», che rientrano ora nella compilation London Pirate Radio Adverts 1984-1993, divisa in due volumi (si trovano qui) di cui il Vol 1 è disponibile sia in digitale, come l’altro, che in cassetta in edizione limitata.

All’epoca, la maggior parte degli ascoltatori abbassava il volume o stoppava la registrazione quando, su una radio pirata, iniziava l’interruzione pubblicitaria, il che significa che i documenti sopravvissuti sono relativamente scarsi. Ma ciò che una volta sembrava quasi irritante, un intermezzo fastidioso che ci interrompeva dall’ascolto e registrazione di un brano che passava, ha acquisito fascino diventando materiale per il collezionismo d’epoca. Pubblicità di Music Power Records, Pulse FM (1992), per esempio, «erano contagiosi e accattivanti spot fai da te», ha spiegato Owen al Guardian, aggiungendo che considera gli spot delle trasmissioni radiofoniche pirata come «musica folk d’archivio, che si mischia con le richieste degli ascoltatori, le chiamate». Le pubblicità erano anche utili agli ascoltatori, avvisandoli di rave e serate in discoteca, tanto che gli stessi organizzatori dipendevano da spot simili come mezzo principale per raggiungere il pubblico.

Gli annunci fotografano un certo tipo di cultura e di situazione socioculturale, dando consigli su rave, club, negozi di dischi, pubblicazioni, spesso dedicati anche ad aziende fuori dal contesto musicale. Il Vol 1 presenta per esempio annunci per una società di allestimenti di negozi di Croydon chiamata Trade Equip, e per Right Fit, un negozio di abbigliamento da donna nella zona est di Londra. Poi capi d’abbigliamento da uomo nel negozio Fidel, il negozio di attrezzature musicali Brixton Exchange, tutti locali che nel tempo hanno smesso di esistere o si sono spostati.

Bisogna considerare inoltre che le radio “ufficiali”, quelle di Stato (in Inghilterra rappresentate in primis dalla Bbc), si limitavano a trasmettere quasi soltanto musica leggera, rappresentando dai Settanta ai Novanta, con il loro sound un tipo di ascoltatore ideale: bianco e borghese. Anche per questo le radio pirata riuscivano a rappresentare qualsiasi etnia presente allora in Inghilterra (tra cui britannici neri, londinesi greco-ciprioti), che spesso si riflettevano negli stessi spot, come quello in lingua greca sul salone di bellezza Willesden Green, presente nel primo volume.

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